Covid. L'Italia riparte. Il calendario delle riaperture

Covid. L'Italia riparte. Il calendario delle riaperture
Il Governo accelera sulle riaperture: coprifuoco alle 23 e nelle prossime settimane riaprono palestre e piscine. Consumazioni anche all'interno e caffè al bancone del bar
18 maggio 2021

Il Governo mantiene fede ai propositi di riaprire con gradualità e un passo alla volta, ma quello che ha fatto ieri è un passo molto grande. Di fatto sancisce la riapertura dell'Italia e un ritorno a una quasi normalità. Da domani il coprifuoco slitterà alle 23 e nelle prossime settimane riapriranno palestre e piscine, e sarà possibile tornare al ristorante o bere il caffè al bancone del bar.

Cambiano le regole per determinare i colori delle regioni e già dal 1° giugno Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna potrebbero entrare in fascia bianca. Dal 7 giugno potrebbero aggiungersi anche Abruzzo, Veneto e Liguria. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha spiegato come i criteri di valutazione scendono da 21 a 12 e l'incidenza dei contagi sostituirà l’Rt. Avrà particolare peso il tasso di ospedalizzazione e quello di saturazione delle terapie intensive. "Si sta in area rossa con oltre il 40% dell’occupazione dei posti letto in area medica e oltre il 30% in terapia intensiva; si resta in giallo se l’occupazione delle terapie intensive è sotto il 20% e l'area medica sotto il 30%; si sale da giallo ad arancione se in terapia intensiva si sale sopra il 20% e in area medica sopra il 30%". 

La cabina di regia tenuta ieri ha valutato i dati epidemiologici e in base a quelli ha deciso di procedere con la riapertura accelerando un po' sui tempi. Da domani il coprifuoco slitterà alle 23 consentendo un'ora di libertà in più agli italiani e permettendo ai locali di offrire un miglior servizio ai clienti. Dal 1° giugno si potrà mangiare anche nei tavoli all'interno dei ristoranti e sarà consentita la consumazione al bancone nei bar. Rimane il numero massimo di 4 persone per tavolo (esclusi familiari).

La riapertura delle palestre è stata anticipata al 24 maggio purché "sia assicurata la distanza interpersonale di almeno due metri e che i locali siano dotati di adeguati sistemi di ricambio dell'aria senza ricircolo". I gestori inoltre dovranno provvedere a differenziare percorsi di entrata e uscita e "laddove possibile si dovrà arrivare già vestiti in maniera idonea all’attività o in modo tale da utilizzare gli spazi comuni solo per cambi di indumenti minimi o che richiedano tempi ridotti, riponendo il tutto in appositi contenitori sigillati". Il gestore "potrà disporre il divieto di accesso alle docce, invitando utenti e atleti a cambiare il costume bagnato o l’abbigliamento per l’allenamento, ad asciugare velocemente i capelli e a completare la vestizione nel più breve tempo possibile".

Dal 1° luglio riapriranno anche le piscine al chiuso, i centri termali e i centri benessere. In acqua dovrà essere mantenuto un distanziamento di 7 metri quadri mentre "negli spogliatoi e nelle docce si dovrà prevedere l’accesso contingentato, evitare l’uso comune di asciugacapelli che al bisogno dovranno essere portati da casa. Si dovrà garantire il distanziamento di almeno 1 metro e l’obbligo di indossare la mascherina". Gli spazi comuni dovranno essere "sottoposti a sanificazione e procedure di pulizia costanti".
 

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Dal 22 maggio luce verde anche per gli impianti sciistici ma con ingressi contingentati nelle cabinovie e obbligo di mascherina.

Dal 1° giugno si potrà tornare allo stadio e anche nei palazzetti. L'organizzazione dovrà garantire distanziamento di un metro in fase di ingresso e uscita, sarà obbligatorio l'utilizzo della mascherina. La "presenza di pubblico è autorizzata per tutti gli eventi e competizioni sportive per una capienza non superiore al 25% di quella massima e comunque non superiore a 1.000 persone all’aperto e 500 al chiuso. In occasioni di particolare rischio relativo agli assembramenti, dunque «quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni stabilite dai protocolli, gli eventi e le competizioni sportive si svolgono senza la presenza del pubblico".


Dal 15 giugno riaprono i parchi tematici e di divertimento, ma solo a patto che venga garantito "un sistema di prenotazione, pagamento ticket e compilazione di modulistica preferibilmente on line al fine di evitare prevedibili assembramenti". Si devono "prevedere percorsi obbligati di accesso e uscita dalle aree delle attrazioni e modificare i tornelli oppure sbarre di ingresso e di uscita per permetterne l'apertura senza l'uso delle mani". Bisogna "garantire l’occupazione di eventuali posti a sedere delle attrazioni in modo da favorire il distanziamento minimo di almeno 1 metro". Nei parchi acquatici "dove possibile si devono utilizzare gommoni e mezzi galleggianti singoli. Per i gommoni multipli è preferibile consentirne l’utilizzo a persone non soggette al distanziamento interpersonale" (i nuclei familiari). 

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