Crutchlow: "In Ducati la stagione più brutta della mia carriera"

Crutchlow: "In Ducati la stagione più brutta della mia carriera"
Il pilota inglese racconta le difficoltà incontrate in Ducati e spiega le motivazioni della scelta di cambiare team
26 agosto 2014

Punti chiave

Un anno in Ducati è bastato a Cal Cruchlow per scegliere un'altra strada. L'opzione nel suo contratto biennale gli consentiva di rescinderlo senza conseguenze anche al termine della prima stagione. Sul pilota inglese erano riposte grandi speranze e ci si aspettava che il suo stile di guida potente riuscisse a domare la moto di Borgo Panigale. I risultati sono stati più deludenti della più pessimista delle previsioni: cinque ritiri in dieci gare e un miglior piazzamento - sesto - in Qatar. Crutchlow non è riuscito a ripagare la casa di Borgo Panigale con i risultati che in molti si aspettavano, dopo i promettenti podi conquistati nel 2013 nel team Monster Yamaha Tech3. Il prossimo anno lo vedremo schierato con il team CWM-LCR Honda, ma prima racconta com'è stata fino ad oggi la sua stagione in Ducati.


«Storicamente il primo anno in Ducati è stato sempre difficile per i ragazzi che hanno corso qui. Penso ci voglia un intero anno per imparare a capire la moto. In Tech3 le cose erano decisamente piú semplici, non mi sono mai trovato ad esser così lento come quest’anno. Ma sono ottimista».


«La cosa certa è che non riusciamo a sfruttare la moto quando si scende in piega. Siamo intorno ai cinque gradi in meno rispetto a Andrea [Dovizioso], ma piú al limite. Nel senso che se provo a piegare oltre, in teoria non dovrei correre rischi, ma in concreto finirei per cadere».

Credo di aver vissuto la stagione più brutta della mia carriera finora, ma abbiamo ancora la seconda parte per dimostrare di esser piú avanti di quel che sembra

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«Ho passato tre anni cercando di imparare da Jorge [Lorenzo], è uno dei ragazzi più veloci del campionato, ma sempre con la Yamaha. Non volevo tornare indietro e cambiare ancora il mio stile di guida; alla fine l’ho fatto quest’anno con Ducati, ma è difficile discostarsi da quel che hai sempre fatto per anni».

«Credo di aver vissuto la stagione più brutta della mia carriera finora, ma abbiamo ancora la seconda parte per dimostrare di esser piú avanti di quel che sembra. Credo di essere nella stessa situazione che molti piloti hanno vissuto nel loro primo anno alla Ducati. Quindi devo continuare a dare il 110% per il resto della stagione. Posso solo imparare da questa vicenda e essere più forte per il prossimo anno. E' stato sicuramente un anno che mi ha forgiato il carattere».

Fonte: MotoGP.com