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Il progresso avanza spesso per grandi salti. Un’industria, un comparto tecnologico, la medicina stessa, si ritrovano molto di frequente a beneficiare di un’intuizione, di una scoperta, di un qualcosa che, con percorsi più o meno tortuosi, diventa finalmente possibile, fino a quando essa stessa non diviene assodata. Gli americani parlano di “big thing” - e, non a caso, Steve Jobs amava sorprendere le platee dei suoi Keynote, con la presentazione delle novità più interessanti, proprio dopo aver pronunciato la fatidica frase “one more thing…”. Quali sono le novità più grosse che hanno riguardato il mondo delle due ruote negli ultimi decenni? Una di queste è di certo l’introduzione dei sistemi air-bag per motociclisti.
Il solo fatto che si tratti di equipaggiamenti oggi obbligatori per i piloti del motomondiale, rappresenta qualcosa che, soltanto una decina di anni fa, poteva dirsi inimmaginabile. Uno salto in avanti, in termini di sicurezza, interamente riconducibile al genio di Lino Dainese e all’azienda da lui fondata. Fu proprio Dainese, infatti, ad intuire che la protezione fornita dall’aria avrebbe potuto diventare la chiave di volta per una sicurezza a tutto tondo, in sella ad una moto. Negli anni precedenti, certo, si erano visti numerosi esperimenti volti a mutuare l’esperienza maturata sulle auto, anche in campo motociclistico. Ve li ricordate tutti quei crash test con un pallone protettivo che si gonfiava all’altezza del serbatoio? Bisognava ribaltare il punto di vista: l’aria è meglio portarsela addosso. Un’intuizione che Dainese ha fatto propria durante un’immersione, mentre un sottile strato di aria cercava di uscire dalla sua muta. L’isolamento dato da quella sorta di piccolo cuscino è stata una vera e propria epifania.
È così che è nata una bellissima avventura, a cui hanno fatto seguito un enorme lavoro di raccolta di dati, iniziato tra il 2003 e il 2004, i primi prototipi, nei mesi successivi, e il primissimo test, sulla pista di Adria, il 19 dicembre del 2006. Un percorso che ha portato ai modelli attualmente disponibili sul mercato e che abbiamo cercato di rivivere assieme agli uomini che, più da vicino, hanno visto crescere questo progetto. Cristiano Silei, Ceo di Dainese Group, Tommaso Guseo, D-Air Technical Manager, Marcello Bencini, Strategic Planning Manager e Silvano Celi, memoria storica oltre che R&D Technician, ci hanno accolti presso la sede della loro azienda, per raccontarci in ogni minimo dettaglio come è nato e come funziona il sistema D-Air, l’air-bag firmato Dainese. Un pezzo di storia destinato a distinguerle in misura sempre maggiore l’azienda veneta da qualsiasi altro competitor e la testimonianza di un’eccellenza tutta italiana, a cui un numero sempre crescente di motociclisti - ne siamo sicuri - renderà grazie, negli anni a venire.