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Da oggi la maggior parte dell'Italia torna ad essere zona gialla. Negozi e centri commerciali aperti e, fino alle 18, anche bar e ristoranti. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5, e gli spostamenti sono consentiti solo all'interno della regione di domicilio o residenza. Sempre consentito fare ritorno alla propria abitazione.
Questa situazione, soprannominata "giallo rinforzato", potrebbe però durare ancora ben poco. L'Italia a giorni potrebbe infatti conoscere una triste virata cromatica verso l'arancione. Sono tante le Regioni che già da lunedì prossimo potrebbero dover applicare ulteriori restrizioni ad attività e spostamenti.
In cima alla lista troviamo Lombardia, Liguria, Lazio, Veneto, Puglia e Calabria, ma altre potrebbero presto aggiungersi se, come probabile, domani verrà confermato l'abbassamento di 0,25 delle soglie per determinare l'appartenenza a una o all'altra fascia. L'ordinanza dovrebbe essere firmata domani per entrare poi in vigore lunedì.
Con RT oltre 1 si entra automaticamente in zona Arancione (negozi aperti, bar e ristoranti chiusi e spostamenti concessi solo all'interno del Comune di appartenenza). Con RT oltre 1,25 scatta l'Area Rossa (spostamenti consentiti solo per comprovate esigenze e negozi chiusi, tranne le solite eccezioni).
Una data importante sarà anche quella del 31 gennaio che dovrebbe segnare la fine dello stato d'emergenza. Di fatto è già certo che verrà prolungato oltre gennaio e sono due le date in ballo. La prima è quella del 31 marzo che coincide anche con il termine della possibilità per i lavoratori di restare a casa in smart working. La seconda invece cade a metà estate, il 31 luglio. E' un'ipotesi che segue soprattutto l'andamento dei vaccini e le proiezioni. Si prevede infatti di raggiungere l'immunità di gregge entro l'arrivo dell'autunno e quindi la speranza per fine luglio è quella di non aver più bisogno dello stato d'emergenza.