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Sviluppare la mobilità sostenibile finalizzata a decarbonizzare la rete autostradale italiana. E' questo l'obiettivo dell'accordo sottoscritto lunedì 21 novembre da Autostrade per l’Italia, Eni e Cassa Depositi e Prestiti.
“Transizione energetica ed economia circolare sono due dei dieci campi di intervento che CDP ha individuato nel Piano Strategico 2022-2024 quali aree prioritarie – è stato il commento dell'AD e Direttore generale di CDP, Dario Scannapieco - e con le missioni del PNRR”.
L’intesa comprende lo sviluppo dei nuovi vettori energetici destinati sia ai mezzi pesanti, sia alle autovetture, a iniziare dai biocarburanti da materie prime sostenibili - e non in competizione con la filiera alimentare -, idrogeno, biometano e punti di ricarica per le automobili e i motocicli elettrici.
L'accordo comprende la realizzazione di impianti di produzione di energia rinnovabile, tramite l’installazione di parchi fotovoltaici nelle aree autostradali o o in prossimità: in questo caso sarà possibile costituire delle comunità energetiche favorendo la creazione di iniziative di autoconsumo collettivo.
Le aree per il rifornimento di Eni ospiteranno un numero crescente di colonnine per la ricarica elettrica, oltre a nuovi vettori decarbonizzati (fra i quali ad esempio il biometano e l’idrogeno) a iniziare dai biocarburanti Eni, che saranno disponibili anche in purezza dal prossimo mese di gennaio.
“Un percorso efficace di transizione energetica necessita non solo di una visione a lungo termine e di nuove tecnologie, ma anche di un lavoro di squadra con i grandi gruppi italiani – ha detto Giuseppe Ricci, Direttore Energy Evolution di Eni -. Oggi mettiamo a fattor comune diverse soluzioni per la decarbonizzazione dei trasporti sulle lunghe distanze, anche per i mezzi pesanti”.
Tra gli ambiti della partnership c'è anche la definizione di programmi per lo sviluppo di prodotti sostenibili per il miglioramento della pavimentazione delle autostrade e l’avvio di iniziative di economia circolare, a iniziare dalla raccolta di pneumatici usati che possono essere rigenerati in prodotti chimici ed energetici sostenibili, compreso l'asfalto stradale.
“In un contesto che vede la sostenibilità come assoluta e non più rimandabile priorità – ha aggiunto Roberto Tomasi, AD di Autostrade per l’Italia - è un dato di fatto che la rete autostradale e il trasporto su gomma continuino ad essere un fattore imprescindibile di sviluppo, volano per l’economia nazionale”.