Decisamente unica nell'aspetto e dalle forme provocanti. Honda propone, con DN-01, una nuova idea di motociclismo
19 novembre 2007
Il lungo muso "da squalo", il serbatoio ergonomico, tutto è costruito su uno chassis lungo e basso, che assicura una posizione di guida decisamente rilassata.
La nuova DN-01 è spinta da un motore bicilindrico a V di 52°, da 680 cc, derivante dall'unità che alimenta la nuova Transalp, "ospitato" in un telaio in acciaio a doppia culla.
Raffreddato a liquido, monta l’iniezione elettronica PGM-FI e la testata a quatto valvole, in una configurazione che garantisce un flusso più uniforme ed efficiente dei gas di aspirazione e di scarico, attraverso le rispettive camere di combustione.
Come tutti i recenti propulsori ad iniezione elettronica prodotti da Honda, anche la nuova DN-01 monta di serie un catalizzatore HECS3 con sonda lambda, che permette una microgestione della miscela aria-carburante atta a ridurre le emissioni di gas di scarico al di sotto dei parametri Euro 3, senza compromettere le prestazioni.
Ancor più del motore e dello styling, ciò che davvero distingue la nuova DN-01 è proprio il nuovo impianto di trasmissione HFT (Human-Friendly Transmission).
Ovviamente, anche il motore della DN-01 è stato sviluppato per ospitare questo cambio particolare.
Niente a che vedere con i tradizionali sistemi con convertitore a cinghia utilizzati negli scooter, l’HFT è una trasmissione idromeccanica con frizione idraulica che varia istantaneamente il rapporto di trasmissione, (non solo della cinghia, quindi), automaticamente e senza soluzione di continuità.
Per rispondere alle esigenze edi ogni guidatore, l'HFT presenta due modalità di trasmissione: "D" per la guida normale e "S" per un’esperienza più sportiva e scattante.
Oltre a queste due modalità automatiche, DN-01 dispone anche di un cambio sequenziale a 6 velocità, selezionabili mediante un pulsante.
Moto o maxiscooter ad alte prestazioni?