Decreto Infrastrutture: cosa cambia per patenti, multe, mezzi d'epoca

Decreto Infrastrutture: cosa cambia per patenti, multe, mezzi d'epoca
Tante le modifiche e le nuove norme contenute nel Decreto Infrastrutture in approvazione entro il 9 novembre al Senato. Qui ci occupiamo di quelle che toccano più da vicino il mondo della motocicletta in senso ampio
29 ottobre 2021

Il Decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121 "Disposizioni urgenti in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale, per la funzionalita' del Ministero delle infrastrutture e della mobilita' sostenibili, del Consiglio superiore dei lavori pubblici e dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali" è appena stato approvato con la fiducia dell'Aula di Montecitorio e dal suo stesso nome si evince la pluralità di interventi che è chiamato a sostenere in campi anche molto distanti tra loro.

Molti dei temi toccati investono anche il settore delle due ruote, ecco quali sono le principali norme che a partire dal 9 novembre potranno essere definitivamente approvate e convertite in legge dal Senato.

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

 

- Patenti: il foglio rosa varrà 12 mesi. Diventa permanente la modifica della durata del foglio rosa nata a causa della pandemia. D'ora in poi l'autorizzazione alla esercitazione alla guida durerà un anno (precedentemente, sei mesi). Novità anche per quello che attiene i neopatentati "B" che potranno guidare automobili aventi una potenza specifica superiore a 55 kW/t e un ulteriore limite di potenza massima pari a 70 kW, se affiancati da una persona di età non superiore a sessantacinque anni con patente conseguita da almeno dieci anni. Inoltre, la validità della prova teorica dell'esame teorico della patente è estesa a tre tentativi di prova pratica; si potranno quindi fare tre tentativi per sostenere l'esame pratico per la patente.

- Targa prova: d'ora in poi sarà possibile utilizzarla anche per i mezzi immatricolati, si pone fine a dubbi interpretativi e difficoltà per i commercianti di veicoli usati.

- Multe, più trasparenza: i Comuni saranno tenuti a pubblicare entro il 30 giungo di ogni anno una relazione annuale sulla destinazione dei relativi proventi relativi alle multe e pubblicare tali dati sul proprio sito internet insieme ai dati sull'effettivo utlizzo di tali somme.

- Documenti: nel caso in cui in seguito ad un controllo delle Forze dell'Ordine si venga trovati materialmente sprovvisti dei documenti necessari per la circolazione, non sarà più necessario esibirli successivamente presso i Comandi o le Stazioni delle Forze dell'Ordine se tali documenti possono essere consultati attraverso le banche dati pubbliche o gestite da amministrazioni dello Stato. 

- Ciclomotori e mezzi agricoli ammessi tra i veicoli d'epoca: vengono fissati i criteri per ammettere anche i ciclomotori tra i veicoli di interesse storico e collezionistico e d'epoca. Per loro sarà possibile l'inserimento nella categoria degli "atipici".

- Autostrade, arriva la società pubblica per la gestione: verrà costituita una nuova società controllata dal Ministero Economia e Finanze e dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per la gestione delle autostrade statali in regime di concessione mediante affidamenti in house. Le funzioni in tema di autostrade a pedaggio che erano di Anas vengono trasferite a questa nuova società dall'entrata in vigore del Decreto.

- Stop a pubblicità discriminatorie o violente: viene vietata la pubblicità sulle strade attraverso contenuti sessisti o violenti o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso, dell’appartenenza etnica oppure discriminatori con riferimento all'orientamento sessuale, all'identità di genere, alle abilità fisiche e psichiche.

 

Argomenti

Caricamento commenti...