DGR: Moto is the new Mini?

DGR: Moto is the new Mini?
La Distinguished Gentleman's Ride offre spunto per una riflessione sulla diversa percezione della moto da parte del pubblico femminile. Nuova icona di stile?
1 ottobre 2015

La scorsa domenica si è “corsa”, fra le strade di numerose città in tutto il mondo, la Distinguished Gentleman’s Ride, la sfilata ideata per la raccolta di fondi a supporto della ricerca sul cancro alla prostata. Un appuntamento imperdibile per ogni fighetto che si rispetti e che, in quel di Milano, non ha mancato di trasformarsi in una gara a chi la sparava più grossa – ovvero a chi si vestiva nella maniera più eccentrica (dove eccentrico il più delle volte coincideva con imbarazzante).

La popolarità sempre maggiore che questo evento ha saputo guadagnarsi nel corso dell’anno passato, e la presenza delle sfilate nella settimana che l'ha preceduto, hanno creato infatti un cocktail letale, capace di attirare un vero e proprio esercito di esibizionisti che con le moto, spesso, non ha poi molto a che fare.

Detto questo, tra le cose buone viste in Piazza San Babila e allo Spirt de Milan – non a caso lo stesso luogo che soltanto qualche ora prima aveva ospitato uno dei party più esclusivi della fashion week – merita di certo di essere posta l’attenzione sulla crescente partecipazione femminile. Intendiamoci, le donne in moto non fanno più notizia da tempo. Quello che fa notizia, al contrario, è che anche loro stiano cominciando a vivere le due ruote come un fenomeno che ha a che fare con la moda e con le nuove tendenze.

La moto, tanto per capirsi, sta sostituendo in qualche modo quel ruolo che in passato è stato proprio di alcuni modelli di auto. E, mi perdonino le motocicliste di vecchia data, si tratta di una rivoluzione che è in grado di aprire scenari davvero inediti, in termini di volumi di vendita e di influenze sul mercato. Fino ad ora, infatti, le donne in sella rappresentavano davvero un’esigua minoranza e, soprattutto, si approcciavano al mondo della moto con un atteggiamento molto maschile.

Il famoso mito del motociclista che in cima al passo si toglie il casco rivelando di essere una biondona da restarci secco, lo ricordate? Fino ad ora, le donne che guidavano una moto erano come le donne che giocavano a calcio: sportive, indipendenti, spesso distanti – nel bene e nel male – da una certa idea di femminilità piuttosto omologata. Ebbene, l’impressione è che, pur se ancora lentamente, la moto stia cominciando a diventare un oggetto capace di attirare l’attenzione anche del resto dell’universo femminile.

Si tratta di un processo che, al solito, è partito da chi è più attento alle nuove tendenze. In questo senso, hanno oramai qualche anno alcuni progetti fotografici indipendenti – mooolto fighetti – riguardanti proprio la moto “al femminile”, così come alcuni blog e svariate iniziative dello stesso tenore.

Ora quel tipo di immaginario sta cominciando ad attecchire anche su di un pubblico più eterogeneo e, di qui a breve, potrebbe avere una definitiva consacrazione anche sul mercato di massa. Moto is the new Mini, insomma? Staremo a vedere.

 

Il Fighetto, Bugiardino

Indicazioni
Consigliato a tutti gli appassionati e obbligatorio in tutti i casi in cui le visite quotidiane a Moto.it siano almeno due o superiori.

Ingredienti
100mg Autoironia. Alberto Capra, l’autore, è motociclista praticante ed è lui stesso il primo esempio degli stereotipi che prende in giro nei suoi pezzi, come da lui stesso spiegato.

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