Dimesso Matteo Penna, sopravvissuto del folle incidente dell'8 luglio

Dimesso Matteo Penna, sopravvissuto del folle incidente dell'8 luglio
Il ragazzo investito scientemente dal furgone esce dall'ospedale. La sua ragazza, Elisa, era morta nell'incidente
26 settembre 2017

Matteo Penna, il ventinovenne piemontese rimasto coinvolto nel terribile quanto insensato incidente dell'8 luglio scorso, è stato dimesso dal reparto di Neuroriabilitazione Gca dell’Unità Spinale del CTO di Torino. Matteo, alla guida della sua KTM, era stato inseguito ed investito volontariamente da Maurizio De Giulio, 50 anni, attualmente in carcere con l'accusa di omicidio volontario: nello schianto contro il guard-rail era infatti rimasta uccisa Elena Ferrero, 27 anni, fidanzata di Matteo.

Dopo una lunga convalescenza, prima in rianimazione e poi nel citato reparto di neuroriabilitazione, Matteo non ha ancora recuperato del tutto la funzionalità della gamba sinistra ed è ancora ingessato al braccio sinistro. I medici usano la massima cautela nella valutazione, ma si sono di recente espressi nella diagnosi di un deficit mnesico-attentivo. In sostanza, Matteo ha perso parzialmente la memoria, e al momento non ricorda praticamente nulla dell'accaduto.

L'inchiesta, coordinata dal Pubblico Ministero Paola Stupino, sta per giungere al termine. Al netto delle posizioni degli avvocati, la ricostruzione non sembra lasciare dubbi. Una mancata precedenza da parte del furgone alla KTM di Matteo è stata all'origine di un diverbio sfociato in una manata allo specchietto da parte del motociclista. De Giulio si è quindi lanciato all'inseguimento della moto, durato circa due chilometri, tamponando poi la coppia di motociclisti alla rotonda in località Gravio e schiacciandoli contro il guard-rail.

Fonte: Corriere.it

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