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Ne avevamo parlato qui: l'azione di rilancio dell'economia a seguito dell'emergenza sanitaria stava agendo da motore anche per colmare un vuoto normativo riguardo la possibilità di accedere alle autostrade da parte di quei veicoli che rientrano nella categoria “L5e”, cioè i veicoli a tre ruote simmetriche con cilindrata superiore a 50 cc o la cui velocità massima sia di oltre 45 Km/h: in pratica le moto e gli scooter a tre ruote.
A questi veicoli sembrerebbe interdetto l'accesso alle autostrade in forza dell'applicazione letterale dell'articolo 175 comma 2 del CdS che risente, in questo specifico ambito, dell'anzianità dello stesso Codice.
Nel novembre 2019 era già intervenuto il Ministero dell'Interno con una propria circolare a sollevare il problema e a reputare ragionevole consentire in via cautelativa l'accesso alle autostrade alla categoria L5e-A (i tricicli per i trasporto di persone, assimilabili in tutto e per tutto alle moto e agli scooter a tre ruote), ma era atteso un intervento normativo che sanasse definitivamente la situazione ed eliminasse ogni tipo di incertezza. Questo intervento era in programma con un emendamento al Decreto Rilancio del maggio scorso, emendamento che tuttavia è stato ritirato in sede di conversione prendendo in contropiede la stessa ANCMA.
Fortunatamente, sembra che in sede di conversione del Decreto Semplificazioni emanato il 17 luglio 2020 sarà presentato un emendamento per risolvere in modo definitivo il problema dell'accesso delle moto a tre ruote in autostrada: entro il 14 settembre, data entro la quale il decreto deve essere convertito, ne sapremo certamente di più.