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Niente che non si possa risolvere: un giro a Borgo Panigale o, alla peggio, da qualche buon ricambista e sarà tutto soltanto un ricordo; si dice che al passaggio della Ducati 916 Biposto col singolo faro anteriore al posto del capolavoro di funzione e design rappresentato dal sottile doppio faro, le mamme coprissero gli occhi ai bimbi; di certo sappiamo che – a parte gli scherzi – una piccola serie della meravigliosa opera di Tamburini fu esportata in alcuni paesi con un singolo gruppo ottico anteriore per ragioni omologative. In Australia, patria della moto che vi presentiamo, la questione era generata dalla normativa che richiedeva che entrambi i fari avessero le stesse simmetriche funzioni di abbagliante e anabbagliante, mentre invece nel gruppo ottico originale della 916 le due funzioni sono separate.
Nulla di scandaloso, anzi: anche in Italia alcune Case avevano in passato dovuto importare i loro modelli con qualche compromesso sul piano dell'estetica a causa della impossibilità di omologare motociclette con due fari gemelli anteriori. A memoria potremmo ricordare le Honda CBX750F o la prima Suzuki GSX-R750 ma per fare un altro esempio e passando al Giappone, possiamo citare il posticcio tubo di scarico per le Ducati Panigale 899 destinate al mercato nipponico.
Una di queste – oggettivamente rare – Ducati 916 monofaro è stata da poco oggetto di un'asta sul sito Collectingcars dove il proprietario australiano ha potuto piazzare la sua moto a circa 15.500 euro, una quotazione non disprezzabile tenuto conto che la 916 Biposto non è tra i modelli più ricercati della famiglia 916.
Come dicevamo in apertura, la stortura è sanabile procurandosi un cupolino e i gruppi ottici originali: si finisce così per avere una 916 così come il Maestro Tamburini l'ha pensata, ma il valore collezionistico di queste moto “eccentriche” si mantiene alto anche per la loro unicità. Del resto moto appare in buone condizioni in considerazione dell'età, il modello è un vero e proprio instant classic universalmente riconosciuto come vertice tecnico e estetico di un'epoca e tra l'altro ha soli 15.000 chilometri all'attivo, ragione di più per fare un acquisto che certamente potrà rivalutarsi in futuro.
Foto e fonte: collectingcars