Ducati, è ripartita la produzione. Moto in arrivo nelle concessionarie

Ducati, è ripartita la produzione. Moto in arrivo nelle concessionarie
E' ripresa oggi a Borgo Panigale la produzione Ducati, con misure di sicurezza e personale ridotto. Riguarda anche la ricerca e lo sviluppo
27 aprile 2020

Secondo l'ultimo decreto del presidente del consiglio dei ministri di ieri sera sulla Fase 2, le aziende automotive rientrano fra quelle che riapriranno la produzione il 4 maggio e che già da lunedì 27 aprile, oggi, possono iniziare ad avviare la macchina produttiva.

La nota diffusa da Ducati precisa che i dipendenti sono il minimo indispensabile per svolgere le attività di produzione e ricerca e devono rispettare un rigido protocollo di sicurezza sviluppato insieme alle RSU. Le mascherine saranno obbligatorie per tutti.
Ricordiamo che venerdì 13 marzo Ducati aveva sospeso temporaneamente la produzione per riorganizzare gli schemi produttivi. L'intervento del decreto che aveva sospeso tutte le attività non essenziali ha fermato lo stabilimento nonostante l’organizzazione fosse pronta.

Questa prima fase di rientro vede coinvolta solo una parte dei lavoratori destinati alle linee di produzione. Iniziano prima gli addetti all’officina, poi quelli al montaggio motori e da domani, 28 aprile, lavoreranno anche gli operai al montaggio delle moto.

La produzione è stata riorganizzata, passando da un turno di otto ore a due turni di sette ore per permettere di avere all’interno dello stabilimento il minimo numero di persone contemporaneamente e quindi ridurre i possibili contatti. La mensa sarà attiva ma con un posto a sedere ogni quattro sedie.

Per quanto riguarda gli impiegati, l’uso dello smartworking rimarrà obbligatorio, se non per particolari esigenze. Da remoto lavoreranno le persone impiegate nell’area commerciale, marketing, IT, gestione personale, finanza, acquisti, logistica.

I tecnici delle attività sperimentali di ricerca e sviluppo (sale prova motori, quelli che svolgono test sulle moto e i test di laboratorio ) avevano già ripreso le attività, grazie al permesso per lo specifico codice Ateco. Continueranno a lavorare da remoto tutti i progettisti, i project manager, chi si occupa di calcolo e i designer. Saranno in questo modo garantite le consegne delle moto Ducati e lo sviluppo dei nuovi prodotti.

Le regole di comportamento rispettano il protocollo condiviso aggiornato del 24 aprile, e per alcuni punti sono ancora più restrittive. Ad esempio vige l’obbligo assoluto di utilizzo delle mascherine, indipendentemente dalla distanza. Tutto il protocollo Ducati è il frutto del lavoro di una commissione congiunta fra azienda e RSU che si è formata il 23 febbraio, appena due giorni dopo la scoperta del primo contagiato in Italia. Molte delle misure inserite sono il risultato di un’attenta analisi dei protocolli utilizzati negli stabilimenti Cinesi del gruppo VW, in particolare la FAW-VW di Chanchung, dove la produzione è stata sospesa solo per una settimana e dove tuttora sono in vigore rigorose misure di protezione, distanziamento e sanificazione.

 

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Claudio Domenicali
Claudio Domenicali

"È indispensabile prestare grande attenzione al rispetto ferreo delle procedure di sicurezza: il virus non è scomparso – ha dichiarato Claudio Domenicali AD Ducati -. Sarà un anno molto difficile ma ripartire è comunque un inizio, abbiamo tanti ordini per le Streetfighter V4, per le Multistrada 1260 S Grand Tour e per le Panigale V2. La moto è un veicolo perfetto per la fase due: nessun problema di parcheggio e distanza garantita; sicurezza e divertimento al tempo stesso".

“Siamo pronti per partire. Abbiamo lavorato duramente in queste settimane per ridurre al minimo ogni rischio, nonostante questo dovremo essere estremamente cauti e rigorosi. Il virus è tuttora in circolazione e dobbiamo combattere ogni possibile forma di trasmissione. Questo è il motivo per cui tutte le persone presenti in stabilimento indosseranno la mascherina. Dobbiamo proteggere la popolazione aziendale dai positivi asintomatici che, pur in percentuale molto ridotta, sono oggi presenti e non saranno identificati dal test obbligatorio della temperatura. I test sierologici possono aiutare, ma rappresentano solo un’istantanea e andrebbero ripetuti ogni giorno prima dell’ingresso e questo è evidentemente molto difficile. Per questo sono così importanti mascherina e distanza. Il mercato delle due ruote è fortemente stagionale e già il fermo di marzo e aprile ha avuto effetti molto negativi sulle vendite. Il mercato Cinese è già in piena ripresa, in Corea e Giappone le vendite vanno bene. In Germania i concessionari sono aperti da una settimana e già abbiamo una forte scarsità di prodotto. Credo davvero che questa ripartenza possa permetterci di ridurre almeno in parte l’effetto negativo del fermo produttivo che siamo stati obbligati a fare, purtroppo nel momento peggiore dell’anno”.

Sono peraltro confermate le sospensioni delle visite del museo, della fabbrica e del laboratorio Fisica in Moto fino a data da destinarsi.

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