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La combinazione di tecnologia e bellezza che contraddistingue da sempre le moto Ducati è l'espressione pratica di una filosofia che vede l'amore per il bello come elemento essenziale per la Casa motociclistica di Borgo Panigale. Quale occasione migliore di Arte Fiera per promuovere la volontà di Ducati e di mostrare a tutto il mondo l’eccellenza, l’unicità e lo stile italiani.
Ducati è stata parte attiva della fiera legandosi a “Percorso”, un itinerario che collega una selezione delle gallerie presenti nella Main Section di Arte Fiera secondo un criterio tematico, individuato in questa edizione nel linguaggio universale del disegno. Proprio nel contesto di “Percorso” è stato assegnato anche il primo “Premio Officina Arte Ducati”, all'opera Ossicodone 2 (2020) dell'artista Alberto Tadiello, opera presentata dalla galleria napoletana Umberto di Marino.
L’opera vincitrice è stata selezionata insieme ad altre due finaliste da una giuria composta da Andrea Bruciati, storico dell'arte e direttore di Villa Adriana e Villa D'Este di Tivoli, Camilla Roversi Monaco, esperta in restauro di beni culturali, e Stefano Tarabusi, Design Manager Ducati, che durante la premiazione ha dichiarato: “Questa è un’occasione molto importante per Ducati, non solo perché è una prima volta, ma perché proprio da qui prende vita un percorso a lungo termine. Infatti, attraverso questo premio acquisiamo la prima opera della nostra collezione Corporate”.
Il lavoro di Tadiello ha colpito la giuria innanzitutto per la sua qualità intrinseca e perché soddisfa appieno tutti i criteri di assegnazione del premio, ossia l'affinità ai valori di marca Ducati: velocità, dinamismo, dimensione progettuale, innovazione e sperimentazione.
“Ci ha colpito molto il tratto dinamico e cinetico che lascia intuire un’azione performativa molto potente. Un altro elemento che non ci ha lasciati indifferenti è l’utilizzo di materiali non convenzionali per il mondo del disegno come il truciolato e il metallo industriale saldato in maniera grezza. Non ultimo la ricerca sul mondo del suono di Tadiello, che è un aspetto distintivo anche per il marchio Ducati”, ha affermato Tarabusi.
Nel periodo di apertura della fiera, i visitatori hanno potuto ammirare anche un’opera d’arte a cura del Centro Stile Ducati. Si tratta della scultura in marmo Acquabianca “Fortitudo Mea in Levitate”, ispirata ai canoni estetici della Panigale e omaggio alla leggerezza, uno tra i valori fondanti del marchio. L’opera riesce a trasmettere il contrasto tra il peso di un materiale pregiato come il marmo bianco di Carrara e la levità delle forme. La scultura, posizionata all’ingresso dei padiglioni 25 e 26 che hanno ospitato Arte Fiera, ha attirato lo sguardo e la curiosità degli oltre 50.000 visitatori che hanno varcato la soglia di Bologna Fiere nei tre giorni di apertura al pubblico.
Ducati ha avuto un ruolo centrale anche nel contesto di ART CITY Bologna, il programma di mostre, eventi e iniziative promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere, che si svolge in contemporanea ad Arte Fiera in vari luoghi all’interno della città.
Negli eleganti spazi di Galleria Cavour, dall’1 al 5 febbraio, Ducati e Automobili Lamborghini si sono unite nel segno dell’arte con l’esposizione “Art of creating myths” che ha visto fianco a fianco due opere d’arte create dal talento di Paolo Troilo. Da un lato “Centauro”, realizzata sulla base di uno degli esemplari della serie limitata Ducati Streetfighter V4 Lamborghini Speciale Clienti in continuità con “Minotauro”, dipinto dell’artista del 2021 eseguito sulla carrozzeria di una Lamborghini Huracán EVO.