Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Contrariamente a tutte le nostre ipotesi - ormai sta diventanto un'abitudine - Ducati ci sorprende con l'ottava puntata della sua World Premiere 2022, perché se con il video gli indizi sul contenuto della novità sembravano puntare a un modello gravel, il modello presentato è invece una stradale pura, sia pure naturalmente a pedalata assistita.
Il nome, Ducati Futa, è bolognese che di più si può: il marchio di Borgo Panigale si associa a quello del passo più famoso della zona (curiosità: Futa avrebbe dovuto essere il nome, poi scartato, della prima Multistrada) per dare vita a una e-road veloce e performante per chi desidera godersi dislivelli da Gran Fondo anche senza un allenamento da Pro'. La Futa di fatto punta su quelli che sono i claim più recenti di Ducati: design, innovazione e divertimento, con una perfetta sintesi tra comfort e prestazioni.
Il telaio è un monoscocca in fibra di carbonio (che sulle bici da corsa è un elemento relativamente comune, ma che per Ducati richiama il Front Frame della Superleggera) con geometria sport endurance - quindi con una posizione di guida meno stressante delle cosiddette Aero - ma con scelte tecniche orientate all’aerodinamica e alla velocità. Carro posteriore compatto e foderi ribassati uniscono comfort a minor resistenza aerodinamica.
Il triangolo posteriore è rigido lateralmente, proprio in virtù della scelta della posizione dei foderi e favorisce una migliore trasmissione della potenza alla ruota, oltre ad aumentare la reattività della bici.
Il motore, posto sul mozzo posteriore, è l’FSA System HM 1.0 da 250W e 42Nm di coppia che vanta un’erogazione fluida e naturale in ogni condizione ed è tra i più compatti e leggeri della categoria (3,98 kg). Il propulsore offre 5 livelli di assistenza, selezionabili tramite il comando a manubrio Garmin. L’app FSA, disponibile per dispositivi iOS e Android, permette di gestire statistiche di guida, stato del sistema, autonomia della batteria e stato di carica, oltre ad aggiornare il firmware del motore e comunicare con i centri di assistenza FSA in tutto il mondo.
La Futa pesa solo 12,4Kg in taglia M, e grazie a una resistenza del motore ridottissima superati i 25Km/h, quando l'assistenza del motore si disattiva, la Futa non penalizza la pedalata in pianura. Il gruppo completo FSA K-Force WE, montato di serie, prevede cambio elettronico wireless 2x12. I freni sono unità a disco da 160 mm con leve intercambiabili in carbonio UD regolabili; la guarnitura è dotata di pedivelle in carbonio.
Le ruote sono Vision AGX30 con cerchi in carbonio e montano gomme Pirelli Cinturato Velo TLR con sezione da 35mm, sintesi fra scorrevolezza, comfort e grip senza sacrificare la robustezza. La batteria FSA da 250Wh è integrata nel tubo obliquo ed è disponibile un range extender opzionale da 250 Wh, per coprire distanze ancora più lunghe. Il prezzo è di 7.690 euro.
La Futa esce anche in versione limitata, ancora più raffinata: solo 50 esemplari numerati, altri due etti limati via al peso (12,2 kg) e dotazione più sofisticata. Oltre alla diversa livrea, ispirata a Ducati Corse, arrivano anche il gruppo elettromeccanico Campagnolo Super Record EPS in carbonio/titanio e cuscinetti ceramici, le ruote Vision Metron 40 SL con cerchi in carbonio e il manubrio Vision Metron in fibra di carbonio con attacco e cavi integrati.
La Ducati Futa Limited Edition è equipaggiata di serie con il range extender da 250 Wh e il ciclocomputer GPS Garmin Edge Explorer con attacco al manubrio personalizzato, che fornisce mappe e funzioni dedicate per il ciclismo su strada. Il prezzo è di 11.990 euro.
Completano la line-up 2022 anche due aggiunte al mondo MTB, partendo dalla All Mountain MIG-S che si rinnova nell’estetica (con livrea disegnata da Aldo Drudi in collaborazione con il Centro Stile Ducati, come per le altre novità Thok/Ducati) ma anche nella sostanza, con l'arrivo del motore Shimano EP8 (fino a 85Nm per soli 2,6 kg di peso, completamente gestibile con l'app Shimano Etube Project) che porta con sé un aggiornamento della componentistica.
Arrivano infatti nuove sospensioni (forcella RockShox 35 RC e mono RockShox SuperDeluxe) regolabili e con escursione di 150 mm all’anteriore e 140 mm al posteriore, ma anche una nuova trasmissione SRAM 1x12. I freni sono SRAM Guide T con pinze a 4 pistoncini e dischi da 203 mm. Le ruote THOK e-plus da 29" all'anteriore e 27,5" al posteriore montano pneumatici Pirelli Scorpion Enduro S all’anteriore e Pirelli Scorpion EMTB-S. La batteria Shimano da 630Wh è posizionata all’esterno, sotto il downtube, per abbassare il baricentro e aumentare la stabilità. Prezzo a partire da 5.590 euro.
Lo stesso motore Shimano EP8 arriva anche sulla TK-01RR, che si arricchisce anch'essa di una limited edition. Solo 169 gli esemplari numerati per Europa e USA, con una componentistica più raffinata per migliorare le prestazioni soprattutto nei singletrack in discesa. Arrivano infatti una forcella a doppia piastra Öhlins DH38 ad aria di impronta motociclistica (escursione 180 mm) e il monoammortizzatore a molla Öhlins con tecnologia TTX (escursione 170 mm); in zona trasmissione c'è un cambio elettronico posteriore Shimano DiXT a 11, mentre l'impianto frenante si potenzia con unità Magura MT7 con dischi da 220mm all’anteriore e 203 mm al posteriore.
Le ruote sono Crankbrothers Synthesys a formato differenziato (29” anteriore, 27.5” posteriore) con cerchi in carbonio a spessore variabile, il manubrio è un'unità Renthal in carbonio, la sella una Fi'zi:k con speciale porta attrezzi integrato. Cover batteria e paramotore diventano in carbonio. Il prezzo, inevitabilmente, lievita dai 7.690 euro della TK-01RR a 10.890 euro.