Ducati Hypermotard 848

Ducati Hypermotard 848
Estate, tempo di novità per Ducati - da primavera ad autunno, storicamente, le novità della casa di Borgo Panigale circolano per strada, camuffate a piacere, e non è affatto infrequente che vengano "catturate" da qualche appassionato
19 giugno 2012

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Ducati Hypermotard 848

Estate, tempo di novità per Ducati - da primavera ad autunno, storicamente, le novità della casa di Borgo Panigale circolano per strada, camuffate a piacere, e non è affatto infrequente che vengano "catturate" da qualche appassionato attento e prontissimo con la macchina fotografica.
Stavolta tocca alla nuova motardona con propulsore a quattro valvole già sorpresa da altri scatti "rubati". Il camuffamento rende difficile, se non impossibile, immaginare in quale delle famiglie il prototipo andrà a collocarsi (il frontale è evidentemente quello della Hypermotard, il posteriore è più vicino alla Multistrada 1200), pur lasciando intuire - o vedere - più di un dettaglio significativo.
Partiamo dal telaio, che non sembra proprio il tradizionale traliccio. La sospensione posteriore ricorda molto di più lo schema della Panigale, sia pure con un monoammortizzatore più inclinato, con ogni probabilità a causa della maggior corsa utile della sospensione stessa. Lo scarico, a passaggio basso come su tutte le più recenti proposte Ducati, gira sul lato destro e appare ben più definitivo del prototipo colto in manovra all'interno della fabbrica.
L'attuale Hypermotard 1100 EVO
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Escludendo costose soluzioni monoscocca in stile Panigale (che si coniugherebbero con difficoltà con la fascia di prezzo di una proposta del genere, anche se si attende la sorellina minore con cilindrata attorno agli 850 cc, probabilmente non ripresa dalla sigla identificativa del modello), l'impressione è che possa trattarsi di una soluzione mista tubi/piastre in alluminio come quella impiegata dalle più recenti versioni di Monster.

Di che si tratta? Il dibattito è aperto. Inserire una proposta del genere all'interno della famiglia Hypermotard cannibalizzerebbe le vendite della 1100, a meno che non si tratti del primo di una serie di modelli che svecchi completamente quella gamma, lasciando a questo punto il propulsore due valvole sulla solo Monster.
Qualcuno ha pensato a una nuova Multistrada, ma i dati di vendita del segmento non sembrano premiare proposte di cilindrata media, incapaci di garantire risparmi significativi a fronte di allestimenti comunque più poveri e un minor prestigio. 

I tempi per la presentazione e la successiva messa in commercio di questo nuovo modello potrebbero non essere così vicini. Questo anche a causa dei tragici avvenimenti occorsi nella "motor valley" italiana che, se non a Ducati direttamente, ma alla rete territoriale e ai fornitori, hanno causato danni ingenti. Problemi questi che riguardano anche altri costruttori della zona e che potrebbero comprensibilmente rallentare parte dei programmi di queste aziende.

Foto: Ducati.ms