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Fanno circa vent'anni, mese più mese meno, dalla nascita del Museo Ducati. La struttura circolare, con il "casco" in mezzo, è stata una delle novità volute dalla proprietà statunitense TPG, che a fine millennio scorso intuì il valore del passato della Casa di Borgo Panigale e lo volle valorizzare al massimo, raccogliendo le moto (ma anche le radio e le altre invenzioni dei geniali fratelli Cavalieri Ducati) che avevano fatto la storia sotto il tetto della fabbrica.
Curato da Marco Montemaggi e soprattutto Livio Lodi, che a tuttora ne rappresenta l'anima, il Museo Ducati è cresciuto nel corso degli anni, aggiungendo moto su moto, fino ad oggi. Quando si è giustamente deciso che era ora di dargli una scossa, presentando i contenuti con una struttura di tutt'altro livello. E siamo ben felici di ammettere che la missione è ampiamente compiuta, perché il risultato è di un'eleganza rara - pensate ad un MoMa e non vi sbagliate di molto, come potete del resto vedere con i vostri occhi dalla gallery e dal video ufficiale che vi proponiamo in apertura.
Un rinnovamento del genere meritava una cerimonia d'inaugurazione di livello altrettanto importante, e Ducati non si è fatta cogliere impreparata, con l'Amministratore Delegato Claudio Domenicali affiancato addirittura dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, in visita a Ducati dove ha potuto vedere il Centro Stile, il laboratorio Fisica in Moto e soprattutto la produzione attuale della Casa bolognese. Con loro naturalmente il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e al Sindaco di Bologna, Virginio Merola.
«La ristrutturazione del nostro Museo - ha esordito Domenicali - è un evento molto importante e significativo per la nostra Azienda e per tutti gli appassionati Ducatisti che seguono e apprezzano il nostro marchio e le nostre moto in tutto il mondo. Avere avuto l’onore e il privilegio di inaugurare ufficialmente la struttura, alla presenza del nostro Primo Ministro, Matteo Renzi, ci rende particolarmente felici e orgogliosi. Abbiamo voluto rinnovare questo museo come segno tangibile della vitalità e della forza di un’Azienda che compie 90 anni e guarda al futuro. Mai come oggi Ducati è stata in grado di competere e avere successo nei mercati e in pista ed essere orientata a una ulteriore crescita futura».
Allo stesso modo, il Presidente del Consiglio Renzi ha sottolineato come il passato ospitato dal Museo non sia che la base su cui aziende come Ducati hanno la possibilità di costruire un futuro ancora più brillante per un'Italia che ha bisogno di realtà come questa, lodando quanto fatto da Ducati anche in termini di sostegno al territorio direttamente - ora la Casa bolognese conta 1.200 dipendenti su 1.600 nella struttura di Borgo Panigale - ma anche con l'indotto di tutte le aziende italiane che lavorano come fornitori.
Il nuovo Museo Ducati - tutto giocato sui toni del bianco - ospita 44 moto, suddivise in 26 da corsa e 18 stradali. L’area dedicata ai prodotti di serie è suddivisa in quattro sale a tema, e ogni moto viene presentata ed esposta con la relativa scheda tecnica (ora sul soffitto, per non "disturbare" la visione del modello, la descrizione dei singoli componenti esposti, il tutto enfatizzato da originali installazioni artistiche che complementano e rafforzano il significato di ogni singolo modello. Un esempio per tutti: la struttura del DNA che accompagna la Ducati 916, simbologie che vogliono rappresentare i valori fondanti del brand Ducati, espressi in modo superlativo dal capolavoro stilistico e tecnico realizzato da Massimo Tamburini, indiscusso capostipite di una nuova generazione di moto sportive.
Per continuare i festeggiamenti del novantesimo compleanno di Ducati, sono previste quattro giornate di visite a ingresso gratuito del nuovo Museo previste dal 1 al 4 ottobre 2016 dalle ore 10.00 alle 18.00. Giornate dedicate alla Città di Bologna – che il 4 ottobre festeggia il Santo Patrono - e ai tanti appassionati che vivono il territorio e che potranno avere l’opportunità di visitare la rinnovata area museale.