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Cambierà probabilmente più di quanto ci si aspettasse la nuova Ducati Multistrada. Nella sostanza, con l’arrivo del propulsore Testastretta DVT (che porterà la potenza massima a 160 cavalli contro gli attuali 150) ma anche probabilmente con qualche aggiornamento ciclistico – le differenze nell’impianto frenante all’avantreno sono evidenti, e il traliccio del telaio ha un andamento completamente diverso dall’attuale.
La carenatura, per quanto si riesce a vedere attraverso il pesante camuffamento, appare nettamente più compatta e meno sviluppata verticalmente, con un gruppo ottico completamente diverso e priva delle prese d’aria allungate in avanti. Il codino è apparentemente più compatto grazie soprattutto allo spostamento del portatarga sul paraspruzzi posteriore come già visto su Diavel e Monster 1200.
La attendiamo naturalmente in versione definitiva ad EICMA, fra poco meno di due settimane.