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Herbert Diess è arrivato a capo di Volkswagen nel 2015, contribuendo a rimettere in assetto il gruppo dopo la bufera dieselgate, e resterà nella posizione di amministratore delegato della società fino al 2023.
Le tensioni con gli azionisti si sono quindi attenuate e la riunione dell'ultimo consiglio di sorveglianza di lunedì ha dimostrato come Diess abbia ottenuto molto, ma abbia anche dovuto rinunciare a qualcosa.
La sua linea verso l'elettrificazione è stata approvata e così le nomine di due figure chiave nelle struttura. Ma non ha avuto la conferma del prolungamento del suo ruolo dopo il 2023 e, per quanto riguarda il nostro mondo più da vicino, la proposta di scorporo – e quindi di possibile vendita - di Ducati è rientrata.
A metà novembre, in una conference call con gli analisti finanziari, Diess aveva detto che Volkswagen stava lavorando sulla struttura italiana. L'ipotesi sul tavolo era appunto lo scorporo dei due marchi italiani sopra ricordati, oltre alla torinese Italdesign.
Dall'ultima riunione di lunedì scorso è invece emerso che “C'è accordo nel consiglio sul fatto che Lamborghini e Ducati rimarranno parte del Gruppo”. Inoltre è stato annunciato che dal primo marzo dell'anno prossimo il marchio automobilistico Bentley sarà gestito da Audi (che controlla Ducati) e che l'operazione consentirà lo sviluppo di sinergie “Nell'ambito della strategia di elettrificazione di questi due marchi premium”.
Sull'elettrificazione il manager ex BMW aveva ottenuto nella riunione del 13 novembre la delibera di un programma di investimento quinquennale da 150 miliardi di euro, di cui 73 destinati appunto alle automobili elettriche, alle ibride e alla tecnologia digitale.
L'altro giorno, su proposta di Diess, il consiglio ha approvato le nomine di Arno Antlitz a direttore finanziario del gruppo (lo era già per Audi) e quella di Murat Aksel, che ha lavorato con Diess in BMW, a responsabile degli acquisti del gruppo.
Diess ha ricevuto l'appoggio degli azionisti che fanno capo alle famiglie Porsche e Piech, fu proprio quest'ultima a volere l'acquisto di Ducati nel 2012.
Accogliendo le richieste dei sindacati è stato anche annunciato che nello stabilimento Wolfsburg, dove ha sede la società, saranno prodotti veicoli elettrici.
Il titolo Volkswagen è salito oltre il 5% a Francoforte e il rialzo ha interessato anche altre piazze, dell'11% a Milano negli ultimi due giorni.