Ducati Scrambler 400 e 800. Le nostre indiscrezioni su prezzi e motori

Ducati Scrambler 400 e 800. Le nostre indiscrezioni su prezzi e motori
E' la novità del momento e si è scatenata la caccia ai prototipi su strada. Siamo in grado di darvi le prime nostre valutazioni sulla cilindrata e sui prezzi che avrà la nuova Scrambler. Non mancano le sorprese
12 giugno 2014

Ducati Scrambler 400 e 800. Le nostre indiscrezioni su prezzo e motori


Video, foto, indiscrezioni. Si è scatenata la caccia alla nuova Ducati Scrambler, che debutterà a EICMA 2014. Anche Moto.it si è messo sulle tracce della moto bolognese e siamo ora in grado di fornirvi qualche golosa anteprima sui motori, sulle cilindrate e sui prezzi
Chiariamo subito un dato fondamentale: non sono indicazioni ufficiose o ufficiali, ma nostre valutazioni suffragate dalle informazioni che ci hanno dato le nostre fonti (di cui però ci fidiamo parecchio).
Tornando alla Scrambler, la moto sarà commercializzata nei primi mesi del 2015 e due saranno le cilindrate previste inizialmente.
Ci sarà la Ducati Scrambler 800, spinta dal motore bicilindrico desmodromico di 803 cc con due valvole per cilindro e raffreddamento ad aria che abbiamo conosciuto su Ducati Monster e Hypermotard 796. Rispetto agli 87 cavalli iniziali, immaginiamo che la Ducati abbia scelto di limare qualche puledro per avere ancora più coppia e più regolarità ai bassi. D'altra parte circa 80/85 cavalli rappresenterebbero già una potenza di tutto rispetto per una moto di questo tipo. 
La sagoma della nuova Ducati
La sagoma della nuova Ducati
Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese


L'altra grande novità è rappresentata dalla nascita della Scrambler 400, che avrà un prezzo d'accesso molto conveniente (sarà la Ducati più economica a listino).
Oggi non si sa ancora se sarà mono o bicilindrica. Ma abbiamo analizzato il video sotto con il contributo del nostro esperto di meccanica, l'ingegner Antonio Gola: 
«Dal rumore sembra che si tratti di un monocilindrico, anche se la carena ne copre completamente la vista e potrebbe anche storpiarne il sound allo scarico.

Però l'ipotesi del mono è tutt'altro che esotica: Ducati potrebbe riproporre lo schema del motore impiegato sulla Supermono che partiva dal bicilindrico a L, ma al posto del cilindro verticale utilizzava una biella per equilibrare le masse (vedi foto).  In questo modo si può mantenere il layout generale delle sovrastrutture e della ciclistica tra bi e mono
».

Il motore della Supermono
Il motore della Supermono

 


La potenza dovrebbe essere contenuta entro i 35 kW (48 cv), rendendo così la Scrambler adatta anche a chi ha appena conseguito la patente A2.


Passiamo ai prezzi: la Ducati Scrambler 800 dovrebbe posizionarsi tra i 7.500 e gli 8.000 euro, mentre la Scrambler 400 dovrebbe costare tra i 6.000 e i 6.500 euro.


I barili del prototipo

Torniamo anche a parlarvi della foto mostrata ieri, che ritraeva la Ducati Scrambler equipaggiata con il necessario alle verifiche di rumorosità.
Su Internet sono circolate ipotesi fantasiose sulla natura dei serbatoi montati sulla moto. A fare chiarezza è ancora l'ingegner Gola:
«Con il beneficio del dubbio, vedendo il filmato, si capisce che hanno cercato di isolare selettivamente i rumori di aspirazione, scarico, vibrazione del motore e di rotolamento dei pneumatici. 
Per questo ci sono il barile collegato alla marmitta, quel simil serbatoio davanti al faro e l'involucro sul motore
La Scrambler con gli strumenti per misurare il rumore
La Scrambler con gli strumenti per misurare il rumore


Penso che poi con fonometri a bordo pista abbiano fatto varie prove per misurare il contributo di ciascuna di queste quattro fonti di rumore al rumore totale della moto. 
Infatti qualche volta i tubi sono collegati e altre no; provano sia con che senza la capsula sul motore. 
Sulla moto ci sono il computer, qualche apparato radio per la raccolta dei dati dal fonometro a bordo e delle informazioni relative a velocità, giri, accelerazioni sui vari assi e magari altro che non si vede. 
Non si tratta di serbatoi addizionali come dice il sito inglese che ha diffuso il vide
o».
 

Argomenti