Ducati Scrambler: made in Asia?

Ducati Scrambler: made in Asia?
Sui siti stranieri si discute da giorni sul luogo di produzione della nuova Scrambler. Secondo alcuni la nuova Ducati sarebbe costruita solo in Asia. Ecco come stanno le cose
22 ottobre 2014

Punti chiave

Presentata a Intermot a Colonia, della nuova Ducati Scrambler si parla ancora e tanto, non solo in Italia. Giusto così, è una moto che segna la svolta per conquistare un’utenza nuova, meno specialistica e proprio per questo potenzialmente molto più vasta.
A Borgo Panigale non si guarda più soltanto alle prestazioni, al miglior rapporto peso/potenza e all’assistenza elettronica; con la Scrambler si percorre la strada della rivisitazione del proprio passato per replicare il successo della Mini o della Fiat 500, per fare due paragoni col mondo dell’auto estremamente positivi.

La Ducati Scrambler nel giro di pochi giorni è diventata inevitabilmente un’icona dello stile e della qualità del made in Italy. Per questo sui siti americani ha fatto notizia il fatto che la Scrambler sarebbe prodotta in Tailandia e da qui commercializzata in tutto il mondo, Europa compresa.

Abbiamo cercato di fare chiarezza e di scoprire come stanno realmente le cose, perché a noi in primis pareva piuttosto singolare che la Ducati Scrambler fosse costruita in Asia e poi importata in Italia.

Diciamolo allora senza equivoci: la Scrambler venduta in Italia e nel resto d’Europa sarà prodotta nella storica fabbrica di Borgo Panigale. 

I modelli per l'Asia, l'Australia, il Giappone, il Nord America e il Messico, come già avviene per altre moto Ducati, saranno invece realizzati in Tailandia.
La Scrambler sarà infatti la prima moto Ducati per Nord America, Giappone e Australia 
costruita in Tailandia.

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