Ducati, vendite mondiali: prima fra le supersportive ma perde il 5%

Ducati, vendite mondiali: prima fra le supersportive ma perde il 5%
Con 53.000 moto vendute nel mondo, Ducati ottiene la leadership fra le super sportive di grossa cilindrata. Vede però fermarsi la crescita percentuale che aveva ottenuto negli ultimi otto anni, patendo nel 2018 il calo generalizzato delle oltre 500 cc
23 gennaio 2019

Sono state 53.004 le moto che Ducati ha venduto ai suoi clienti nel mondo durante il 2018.

Un dato che, come ricordano a Borgo Panigale, per il quarto anno di fila supera quota cinquantamila: un risultato positivo, ma che per la prima volta dopo il 2010 vede la crescita fermarsi. Nel 2017 le vendite raggiunsero infatti le 55.871 unità (+0,8% sull’anno precedente): significa che nel 2018 i volumi Ducati hanno visto un calo del 5,1%. Nel 2016, come nel 2017, il saldo era stato positivo (+1,2%) e nel 2015 era stato di +22%, grazie soprattutto all'arrivo dell'inedita Scrambler.

Per completezza di informazione, va detto che il segmento oltre 500 cc, ovvero le cilindrate nei quali è presente Ducati con tutti i propri modelli, nel 2018 ha visto a livello mondiale una flessione del 3%, che ha seguito un altro - 2,8% nel 2017.
Lo stesso problema di sofferenza riguarda anche altre marche, come Harley-Davidson o l'europea BMW che, come abbiamo scritto qui, se è cresciuta nel 2017 e nel 2018 lo deve all’introduzione della serie G310.

Tornando ai numeri che riguardano Ducati, così come la Scrambler è stata il motore della crescita dal 2015, l’anno appena concluso ha visto in prima linea il successo della serie super sportiva Panigale. Fra nuova V4 e le storiche Panigale bicilindriche, la serie ha totalizzato 9.700 unità (6.100 le V4), pari a un notevole +70%. Questo ha permesso per la prima volta a Ducati di essere al primo posto mondiale nel segmento sportivo di appartenenza, con una quota di mercato che supera il 26%.

In Italia, ad esempio, le Panigale V4 vendute sono state 880, contro le 292 della moto seconda classificata di categoria, ovvero la Yamaha R1.
Ducati è cresciuta in Italia del 4,6% nel 2018, arrivando a 9.184 immatricolazioni. Grazie a questo risultato, è diventato quello italiano il mercato più importante a livello mondiale nel 2018, mentre quello statunitense, storicamente il numero uno, è sceso del 9% (+1,3% l’anno precedente), totalizzando 7.843 vendite e soffrendo anche in questo il calo generalizzato del mercato nordamericano.

Migliore invece l’andamento di Ducati in Spagna (+8% e 2.444 moto), Giappone (+2% e 1.941 unità) e Svizzera (+2,2% e 1.276 moto). Non sono stati diffusi i dati che riguardano l’Europa nella sua interezza, il mercato che vale oltre la metà delle vendite della marca e che l’anno scorso aveva visto un +4%, mentre la Cina ha ottenuto un +29% - le concessionarie sono salite a 23 - che segue il +31% del 2017.

Tornando ai modelli, Ducati segnala in 11.829 esemplari le Multistrada consegnati nel mondo, dei quali sono 6.569 le nuove versioni 1260 (+25% rispetto alle precedenti 1200).

 

Claudio Domenicali
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«Malgrado il 2018 sia stato un anno impegnativo e difficile per il mercato delle moto di grossa cilindrata - ha detto Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati Motor Holding - Ducati ha consolidato la crescita ottenuta negli ultimi anni. Il 2018 è stato un anno in cui ci siamo stabilizzati, positivo quindi sia dal punto di vista commerciale sia sportivo. Si conferma quindi la solidità dell’azienda e questo ci permette di continuare a lavorare con determinazione sull’innovazione e sullo sviluppo dei prodotti per offrire anche nei prossimi anni nuove icone di stile e tecnologia».

 

Francesco Milicia
Francesco Milicia

«Per far fronte alle sfide del mercato – ha aggiunto Francesco Milicia, global sales director – stiamo lavorando per rendere ancora più efficace la nostra rete di vendita. Abbiamo rinnovato la gamma Scrambler 800, abbiamo lanciato nuovi prodotti come Diavel 1260 e Hypermotard 950. La famiglia Multistrada vede l’ingresso della 1260 Enduro e della 950 S, che completano la proposta. Infine abbiamo introdotto la V4 R, per avere una nuova base di partenza per competere nel campionato Superbike. Parliamo in totale di nove nuovi modelli che ci fanno guardare positivamente al futuro».