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Al Salon du 2 Roues di Lione, Ducati ha tolto il velo all'ultima delle novità attese per il 2025: la nuova XDiavel V4. L'ultima evoluzione della muscle cruiser che promette di ridefinire ancora una volta gli standard del segmento era l'unica a mancare ancora all'appello.
L'unveiling, al quale abbiamo assistito in esclusiva, ha rivelato una moto che mantiene tutto il DNA ribelle, anzi a chi scrive piace definirlo "arrogante", del modello originale ma lo proietta nel futuro con soluzioni tecniche raffinate e derivate anche dall'esperienza MotoGP.
Dal suo debutto nel 2010 come Diavel, questa particolare interpretazione Ducati del concetto di cruiser ha costantemente evoluto la propria formula. La svolta significativa per la nostra storia di oggi è arrivata nel 2016 con l'introduzione per l'appunto della variante XDiavel, che ha spinto ancora più in là il concetto di sport cruiser conquistando un pubblico nuovo, particolarmente negli Stati Uniti. Un successo consolidato nel 2019 con la versione 1260, che ha ulteriormente affinato il concetto originale.
La nuova XDiavel V4 rappresenta ora il più importante aggiornamento nella storia del modello. Il cambiamento più significativo è l'adozione del motore V4 Granturismo da 1.158 cc, che - come nella versione Diavel V4 già a listino - eroga 168 CV e 12,8 kgm di coppia. Un propulsore che non solo garantisce prestazioni superiori ma, grazie all'albero motore controrotante derivato dalla MotoGP, migliora anche la dinamica di guida. La moto si alleggerisce di ben 6 kg rispetto alla precedente XDiavel 1260 S, fermando l'ago della bilancia a soli 229 kg a secco, un peso record per la categoria. Ammesso che esista davvero una categoria per una moto come la Diavel, naturalmente.
Le novità non si fermano al motore. L'ergonomia è stata completamente rivista, con un manubrio arretrato e abbassato per migliorare la manovrabilità, mentre il comfort è stato incrementato grazie a una sella ridisegnata con imbottitura maggiorata di 58 mm. Anche il passeggero beneficia di una seduta più ampia del 30% in larghezza e del 50% in lunghezza. L'elettronica di ultima generazione include ora un nuovo display TFT da 6,9 pollici con rapporto 8:3 e il sistema quick shift DQS 2.0 con sensore ad effetto Hall.
Dal punto di vista tecnico, la XDiavel V4 rappresenta un concentrato di soluzioni tecnologiche all'avanguardia che la posizionano come riferimento nel segmento. Come già detto il cuore è il motore V4 Granturismo da 1.158 cc, caratterizzato da un innovativo sistema di deattivazione dei cilindri posteriori che interviene sia durante le soste sia nella marcia a bassi regimi, garantendo una significativa riduzione dei consumi. Questa tecnologia si accompagna a un sound distintivo: quando sono attivi solo i due cilindri anteriori, il motore produce un timbro più profondo e basso, che si trasforma in tonalità più acute quando tutti e quattro i cilindri entrano in azione.
L'impianto frenante si avvale ora di pinze Brembo Stylema monoblocco con attacco radiale all'anteriore, che agiscono su due dischi flottanti da 330 mm. Il sistema è gestito da una pompa anch'essa radiale PR16/19 con serbatoio in alluminio integrato. Al posteriore, un disco da 265 mm viene morso da una pinza a due pistoncini sempre Brembo. Questa configurazione permette prestazioni in frenata da record, con decelerazioni che raggiungono gli 11,5 m/s², valori da moto da competizione, altro che cruiser.
La ciclistica mutuata dalla Diavel V4 si basa su un telaio monoscocca in alluminio fissato alle testate del motore, abbinato a un forcellone monobraccio dello stesso materiale. Le sospensioni prevedono una forcella a steli rovesciati da 50 mm completamente regolabile, con regolazioni separate per compressione e precarico sullo stelo sinistro ed estensione su quello destro. Al posteriore, un ammortizzatore con serbatoio separato offre un'escursione aumentata a 145 mm, ben 25 mm in più rispetto alla precedente XDiavel 1260, a tutto vantaggio del comfort.
Il pacchetto elettronico si basa su una piattaforma inerziale a 6 assi che gestisce un sistema completo di controlli di ultima generazione. I quattro Riding Mode (Sport, Touring, Urban e Wet) permettono di adattare il carattere della moto a ogni situazione, modificando non solo la potenza erogata attraverso tre Power Mode, ma anche l'intervento dei vari controlli elettronici. Il Ducati Traction Control in versione Cornering utilizza una strategia predittiva derivata dalla MotoGP, mentre il sistema ABS Cornering può essere regolato su tre livelli di intervento. Il Ducati Quick Shift 2.0 - conosciuto di recente sulla Multistrada V2 - debutta anche sul motore Granturismo V4. Si avvale di un nuovo sensore ad effetto Hall per cambiate più precise e naturali.
Gli intervalli di manutenzione rappresentano un altro punto di forza su cui giustamente i tecnici Ducati si inorgogliscono: il controllo del gioco valvole è necessario solo ogni 60.000 km, un primato che dovrebbe avvantaggiare i costi di gestione. Il cambio dell'olio è previsto ogni 15.000 km o due anni, confermando l'attenzione di Ducati anche agli aspetti pratici della proprietà.
La dotazione si completa con cerchi a cinque razze dal design esclusivo, che all'anteriore montano uno pneumatico 120/70 ZR17 mentre al posteriore adottano l'imponente 240/45 ZR17, entrambi Pirelli Diablo Rosso III. Questa combinazione, unita a un interasse di 1.620 mm e a un'inclinazione del cannotto di sterzo di 29°, promettono un comportamento dinamico che combina stabilità da cruiser e agilità da sportiva, una magia a cui la Diavel ci abitua sin dalla sua apparizione e che cresce di serie in serie.
La nuova XDiavel V4 arriverà nelle concessionarie nelle due colorazioni Burning Red e Black Lava nel mese di maggio di quest'anno.