Due novità Harley Davidson in cantiere: Café Racer e Flat Track

Due novità Harley Davidson in cantiere: Café Racer e Flat Track
Dopo le foto non ufficiali la conferma arriva dai disegni depositati. Harley-Davidson sta sviluppando due nuove stradali con la nuova piattaforma motore Revolution Max
1 aprile 2020

Mentre è notizia recente la tregua fra Harley-Davidson e uno dei suoi azionisti di riferimento, Impala, e anche l'industria americana si misura con gli effetti del coronavirus, due nuovi modelli vanno ad aggiungersi alla lista delle future Harley-Davidson. A quelle pianificate nel programma More Roads.

Entrambe le moto utilizzano l'inedito motore raffreddato a liquido Revolution Max e seguono le altre tre già presentate da Harley. Due le abbiamo viste fisicamente anche a EICMA, oltre che a MBE Verona, e sono la streetfighter Bronx 975 e la adventure Pan America 1250, l'altra è la versione custom confermata per l'anno prossimo, vedi le foto qui sotto.

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Tradizione Flat Track

Attorno alle nuove motorizzazioni V2 con raffreddamento a liquido, con distribuzione bialbero, cambio in blocco e trasmissione finale a catena, si sviluppano infatti una serie di modelli che affiancheranno la tradizionale produzione H-D: una serie articolata fra i 500 e i 1250 cc.

Verso la fine dell'anno scorso sono circolate le fotografie di due prototipi mostrati in una convention interna ad H-D, un modello di ispirazione café racer e uno di scuola flat track. Il fatto che ne siano stati depositati ora i disegni di stile presso l'ente europeo della proprietà intellettuale, e pubblicati da motorcycle.com, conferma l'avanzamento dei progetti.

Il prototipo della flat track
Il prototipo della flat track

I disegni sono piuttosto fedeli ai modelli fotografati.
Entrambi potrebbero usare la motorizzazione 975 cc, ma è soltanto un'ipotesi.
La flat track adotta una ciclistica del tutto simile a quella della Bronx, quindi con forcella rovesciata, sospensione posteriore centrale, doppio disco davanti, ma con nuovo forcellone; le ruote potrebbero essere da 18 pollici davanti e da 17 dietro.

L'estetica è legato alla tradizione della serie XR e XR750 in particolare, con un design basato sul tipico profilo a goccia del serbatoio, sulla sella monoposto con tanto di codino e su linee a sviluppo orizzontale. Lo scarico è naturalmente con i due terminali sovrapposti e rialzati, ci sono il manubrio piatto e una mascherina attorno al faro ellittico che ricorda quello della recente Fat Bob. La targa è fissata al forcellone per lasciare pulito il disegno del codino.

Il prototipo café racer
Il prototipo café racer

Attuale ma fedele alla storia

La versione café racer è invece una chiara citazione alla famosa XLCR Cafe Racer 1000 del 1978. A cominciare dal piccolo cupolino di forma arrotondata, proseguendo con lo sviluppo allungato del serbatoio che si fonde al gruppo sella e coda. Il tutto nell'immancabile colorazione nera (lo speriamo).

La XLCR 1000, la Cafe Racer del 1978
La XLCR 1000, la Cafe Racer del 1978

Fedele a quel concetto è anche la sospensione posteriore con coppia di ammortizzatori (la Bronx e la Custom che è attesa in vendita nel 2021 adottano il mono centrale) e così il giro dei collettori di scarico che confluiscono nel singolo silenziatore basso sul lato destro (la vecchia XLCR aveva invece due silenziatori laterali).

Rispetto alla flat track, la café racer ha manubrio più basso e stretto, pedane più alte e arretrate e, sembrerebbe dai disegni, la ruota anteriore da 17 pollici.

Trattandosi di brevetti di design è naturalmente possibile che le parti tecniche non siano del tutto fedeli, ma anche in questo caso le affinità con le foto dei prototipi chiariscono meglio il quadro.

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