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Finalmente si ritorna in pista grazie a Dunlop, che dopo la clausura che tutti noi ben conosciamo, ci ha permesso di varcare le porte del Misano World Circuit per il Dunlop Day 2020. Saltata la prima data prevista a Imola, Dunlop non si è persa d'animo ed è riuscita a riportare i propri clienti e gli appassionati tra i cordoli di una pista.
150 appassionati hanno potuto godere del nuovo asfalto del tracciato romagnolo, con il supporto diretto, oltre che di Dunlop, anche dei vari partner presenti, quali Yamaha, Bardahl (che ha omaggiato i partecipanti con un litro lubrificante presente nel welcome kit), Capit Performance, Riding School Pedersoli e DaiDeGas, con il supporto anche di EMG eventi, Special Bike e MotoXRacing.
“Dopo mesi così difficili, siamo felici della risposta positiva del pubblico. Tutti avevamo voglia di tornare in pista, ma non ci saremmo mai aspettati di esaurire i posti a disposizione poche ore dopo l’apertura delle iscrizioni”, commenta Roberto Finetti, Motorcycle Manager di Dunlop Italia.“ Il segreto del successo di questo format è stato ancora una volta l’offerta di un’esperienza a 360° con il supporto degli esperti Dunlop e dei nostri partner a completa disposizione dei partecipanti, che hanno potuto vivere una giornata da protagonisti assoluti, proprio come dei piloti professionisti”.
Le moto con cui siamo scesi in pista sono state le Yamaha YZF-R1 2020 e YZF-R1M 2020, equipaggiate con pneumatici D212 GP RACER slick e intagliati, D213 GP PRO e KR 109/108.
Tanto divertimento e una sana spolverata alla ruggine che si era depositata negli ultimi mesi, potendo contare sulle performance elevatissime delle gomme Dunlop calzate dalle nostre Yamaha, messe a dura prova dal nuovo asfalto del Misano World Circuit, liscio come un biliardo, ma anche molto abrasivo.
Come ben sappiamo una delle caratteristiche peculiari delle gomme Dunlop dedicate alla guida sportiva\racing sono proprio la longevità e il mantenimento della performance anche dopo parecchi turni e tali prestazioni sono state confermate anche in condizioni difficili, temperatura elevata e asfalto abrasivo in primis, complice anche l'equilibrio della ciclistica che è uno dei pregi della Yamaha R1, in particolare della versione "M" dotata di sospensioni semiattive.
Questa è riuscita ad adattarsi anche ai differenti profili dei pneumatici, passando dal 125/80 del KR 109/108 anteriore, abbinato al nuovo KR 106 posteriore da 200/70, quindi impronta a terra "importante, ai classici, in fatto di misure, D213 GP intagliati e non, decisamente più svelti e reattivi.
Prestazioni al top, e supporto tecnico fornito dagli uomini Dunlop altrettanto di livello, nel contesto di una manifestazione che nonostante le limitazioni e le disposizioni di legge in fatto di precauzioni sanitarie, si è fatta apprezzare e ci ha fatto divertire. Brava Dunlop!