È morto a 42 anni Michele Malenotti

È morto a 42 anni Michele Malenotti
Con grande dolore partecipiamo al lutto della famiglia Malenotti per la scomparsa di Michele a soli 42 anni, in un incidente stradale. Era figlio di Franco, il vulcanico imprenditore romano che tra l’altro aveva rilanciato il marchio Belstaff e rilevato la Matchless
24 marzo 2024

La passione per le due ruote era nel DNA della famiglia Malenotti da sempre: Michele era alla guida di una Vespa, nella notte tra venerdì 22 marzo e sabato, e tornava da una partita di padel. In una rotonda sulla statale noalese è finito contro il cordolo interno, purtroppo, cadendo rovinosamente. Certamente non per l’alta velocità: forse per un errore, per un malore o chissà. Speriamo si faccia piena luce sulla dinamica e si chiarisca se sono coinvolti altri veicoli.

Non conoscevo personalmente Michele, che viveva tra il veneto e Roma e si occupava di M Symbol Group, la società di famiglia, con il fratello Manuele e il padre, Franco. E’ Franco che conosco bene e che abbraccio idealmente in questo momento terribile: Franco che dalla concessionaria Honda, la Samoto di Roma, era passato dieci anni fa alla acquisizione della Matchless.

Incrociai Franco Malenotti per la prima volta quando era pilota della “sua” 500 Four a Vallelunga, settimo assoluto con Mangione nella 500 km del 1972. Aveva poi fatto correre Tommasi Piccirilli, la sua Hondina aveva trionfato sempre a Vallelunga nel ‘73: Franco ai box, a curare la preparazione della moto e la gestione della gara, Pietrinferni con Tommaso. Da Franco la passione è passata ai figli.

Dieci anni fa i Malenotti avevano presentato in Eicma la Matchless Model X Reloaded, tentativo di riportare invita lo storico marchio britannico. E se per questa avventura non c’è stato seguito, ben diversamente andò per il fortunato rilancio del marchio Belstaff, poi ceduto, o per i caschi Shoei che Franco importò negli anni Novanta con Ivano Beggio. Da lì il legame dei Malenotti con il Veneto.

Michele era affascinato alle Harley-Davidson in particolare ed era amico di un altro harleysta appassionato: George Clooney. Quando l’attore americano veniva in Italia era con Michele che girava sulle nostre strade, soprattutto tra le Dolomiti al Garda.

Abbiamo perso un giovane brillante e impegnato: alla famiglia l’abbraccio commosso di tutta la redazione.

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