E' scomparso Aldo Fei, mago del due tempi

E' scomparso Aldo Fei, mago del due tempi
Dopo rapida malattia, domenica ci ha lasciato uno dei più popolari preparatori del mondo dei Campionati Minori
26 agosto 2013

 Aldo Fei è scomparso ieri, domenica 25 agosto 2013, per una violenta malattia che lo ha rapidamente consumato. Per chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo, Fei si è avvicinato alla pista con gli scooter ad inizio anni 90 arrivando a crescere fino al 1998 quando, siglato un accordo con Polini, il Team Fei vince la classifica privati del Campionato Italiano Scooter con Lorenzo Segoni, a tuttora uno dei piloti più conosciuti e vincenti dei trofei nazionali.

 

Proprio con Segoni il team Mei decide di schierarsi sulla griglia del Challenge Aprilia nel 1999, andando a podio in tutte le gare e conquistando il titolo di vicecampione. assoluto. Nella 125SP in sole cinque gare il Team Fei finisce a podio, e da lì comincia l'avventura che lo porterà a crescere verso le categorie superiori - 600 e 1000 fino ad arrivare a partecipare come wild card nel Mondiale Supersport con Torcolacci, che nella foto d'apertura affianca Aldo assieme a Christian Gramigni, pilota che Mei seguiva nelle PreGP.

 

Pubblichiamo qui il ricordo che di lui ci ha voluto regalare Filippo Iodice, da tempo legato al preparatore toscano da un rapporto di appassionata amicizia. Al momento in cui scriviamo non si hanno ancora informazioni su data e luogo delle esequie. Tutta la redazione di Moto.it si stringe attorno alla famiglia e agli amici di Aldo.

 

È difficile.
Vorrei scrivere fiumi di parole e vorrei che le frasi più belle del mondo venissero a cercarmi.
Ma sono vuoto, arido dentro, senza ispirazione, adesso, solo le parole banali vengono a cercarmi.
E’ difficile.
E’ tanto difficile in questo momento dire qualcosa, soprattutto per chi lo conosceva.
Spesso diventa più facile parlare di chi si conosce marginalmente, perché si resta più asettici, distanti e perciò isolati, imparziali.
Perché poi, poi resti coinvolto, invischiato, trascinato dai sentimenti come dal mulinello di un fiume in piena.
E lui, Aldo Fei, era un vero fiume in piena, un vulcano di idee in perenne eruzione.
Ma non immaginatevelo come un burbero, un violento, un attaccabrighe o uno stupido.
No, Aldo Fei era un buono e soprattutto un profondo conoscitore delle moto.
Aveva il suo carattere, è vero, ma come tutti noi del resto, con pregi e difetti.
Ma alla fine era un buono, sempre disposto ad aiutare tutti.
E vi assicuro che ha aiutato tanti, tanti ragazzi.
Per chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo, Aldo Fei è stato un mago delle moto 2Tempi: quando le 125 S.P. sfornavano in Italia i grandi campioni che hanno poi vinto tutto a livello mondiale, Aldo Fei dava filo da torcere con le sue moto agli Ufficiali e spesso li batteva.
Oggi, con le minimoto e le PreGp, aiutava i bambini a crescere, ad amare questo sport e soprattutto, a capire che sopra ad ogni altra cosa, prima di tutto bisogna divertirsi.
E manco a dirlo, le sue moto erano spesso più performanti delle ufficilai, ancora una volta.
Qualcuno ha detto “…si, era cosi generoso ed orgoglioso… non voleva si sapesse che era un buono… voleva sembrare un duro... era veramente una gran bella persona…”
Però, purtroppo, era.
Perché un cancro se lo è portato via in pochi mesi, in pochissime settimane, in troppo pochi, pochi, pochi giorni.
Sì perché Aldo si è spento domenica, in una stranamente fresca giornata agostana… Amico mio, ti sei addormentato nel letto di casa tua, proprio mentre correva il Motomondiale, e la Formula 1, e il “tuo” Palix correva al Mugello, e il grande Cairoli entrava nell’olimpo delle leggende festeggiando il suo settimo alloro mondiale.
Tutti i motori del mondo ieri hanno rombato per te, un’ultima volta, e mi piace pensare che fosse un loro modo per salutarti, per salutare chi a questa fantastica passione, che in tanti ci accomuna e ci unisce, ha dedicato un vita proprio come hai fatto tu.

Ciao Aldo.

 

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