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I Villa erano stati agricoltori a Cavidole (Modena), ma Francesco, primo dei sei figli, aveva una vocazione diversa e iniziò a lavorare alla Ducati nel 1955, meccanico del reparto corse diretto da Fabio Taglioni; siccome era anche un pilota, presto saltò sulle Marianne per le gare di gran fondo come la Milano Taranto e il Motogiro. Avrebbe guidato in seguito anche MV Agusta e Mondial 125, vincendo nella categoria juniores.
Nell’albo d’oro del campionato mondiale figura sul podio a Monza in 125 nel 1958, terzo con una Ducati sperimentale bicilindrica, ma ha vinto con la Ducati anche una 24 Ore del Montjuich a Barcellona.
E’ con la Mondial che Francesco Villa, dal ’61 in avanti, ha collezionato vittorie e titoli italiani. Quando portò al debutto la prima Mondial a due tempi, nel 1964 a Modena, iniziò veramente per lui la fase del costruttore. Con il suo famoso Beccaccino (una Mondial da lui modificata) il fratello minore Walter vinse nel 1965 a Vallelunga, e fu così che Francesco (secondo classificato con la stessa moto dietro alla Honda di Ralph Bryans in una gara internazionale ad Alicante) si fece notare dalla Montesa, e iniziò con la Casa spagnola una lunga collaborazione tecnica, oltre all’importazione delle moto spagnole in Italia.
Nel ‘68 i fratelli si misero in proprio, prima a Modena e in seguito a Crespellano. Lì nacque la Moto Villa: prima una moto con motore monocilindrico 125 con valvola rotante e raffreddamento a liquido (modello PR, campione italiano 1969), poi una 250 accreditata di 50 cavalli, infine addirittura una 250 a quattro cilindri orizzontali in quadrato, valvola rotante e sette marce, che tuttavia fu messa al bando dai nuovi regolamenti FIM.
Seguì una bicilindrica a V fronte marcia, dapprima 250 (vittoriosa con Walter a Terni) e poi anche 125, infine una 50 per gli juniores. Dai prima anni Settanta e fino al 1987 la Moto Villa si è impegnata nella serie delle moto da cross e regolarità vincitrici di innumerevoli titoli. Dalla classe 50 fino alla 500.
Francesco era una persona arguta e brillante, come sanno bene quelli che lo hanno conosciuto. Ed era un vero mago della meccanica: chi ha frequentato la sua officina, a cominciare da Luca Cadalora, ha ammirato i suo metodo e le sue intuizioni.
Francesco Villa aveva anche collaborato con la Oral Engineering di Mauro Forghieri e con la Lamborghini nella realizzazione del 12 cilindri da F1.
Con lui se ne va un altro pezzo della nostra cultura motociclistica.