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Il sito Moto Journal riporta una notizia che ci fa ben poco onore. Lunedì 4 luglio quattro motociclisti italiani si sono resi protagonisti di una serie di violazioni del codice della strada semplicemente allucinante. Parliamo di superamento dei limiti di velocità. Nessuno è uno stinco di santo, ogni tanto capita - a chi più, a chi meno - di farsi prendere la mano e girare un po' troppo il polso destro. E, se siamo sfortunati, ci becchiamo la classica foto ricordo per aver superato di 5 o 10 km/h i limiti. Pace, staremo più attenti.
Ma qui, cari amici, ci sono poche scusanti. I motociclisti italiani beccati dalla Gendarmeria viaggiavano a quasi 180 km/h effettivi sulle strade statali delle Alte Alpi francesi, una zona bellissima per i giri in moto a ridosso della Provenza e della Costa Azzurra.
I primi due sono stati pizzicati sulla Nazionale 94, nei pressi di Guillastre, a 176 km/h (limite di 90). Avendo superato di oltre 50 km/h il limite, hanno subito la confisca della moto (che in teoria finirà all'asta), il ritiro della patente e una multa di 750 euro a testa.
Cinque ore più tardi altri due italiani, nei pressi di Saint-Crepin, sono transitati a 146 km/h e si sono beccati la stessa punizione, ma con una sanzione pecuniaria ridotta a 135 euro.
Chi vi scrive è stato testimone, domenica 3 luglio al ritorno dal raduno di Garmisch, degli imponenti posti di controllo organizzati dalla Polizia Stradale svizzera sulla strada che porta al Passo del Maloja. Anche qui sono stati sanzionati - a volte in modo durissimo - i motociclisti (in particolare gli italiani diretti a Chiavenna) che hanno superato i limiti.
Riportiamo questi episodi per dovere di cronaca, ma anche per invitarvi alla prudenza durante le vostre vacanze in moto. I controlli servono ed è giusto che ci siano. Durante il nostro tour in Austria, Svizzera e Germania abbiamo incrociato diverse pattuglie e nessun incidente stradale.
Domenica è bastato mettere le ruote in Italia per vedere due moto a terra nel giro di pochissimi chilometri (sulla strada statale 36 del Lago di Como e in centro a Lecco, di fronte alla Questura).
Quindi occhio alla velocità e prudenza, sempre!