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La vedremo da vicino all’Eicma milanese del prossimo novembre, questa moto gialla e cromata dalle forme decisamente deja vù, che di sicuro farà sobbalzare sulla sedia chi in gioventù possedette una Ducati Scrambler, o comunque avesse sognato di averla. Insomma, questa è virtualmente l’interpretazione moderna della Ducati Scrambler 450, creata dall’artigiano padovano Umberto Borile con un nuovissimo motore da lui stesso progettato. Ma l’accostamento con il marchio bolognese è tutt’altro che peregrino, visto che il tutto è nato con la benedizione di Borgo Panigale, che ne fornisce le termiche.
Umberto ci aveva raccontato dell’arrivo di questa moto e del suo motore, del quale arriverà anche la versione da 350 cc, destinata ad un modello da enduro. Il nuovo “mono”, rigorosamente raffreddato ad aria, è un pezzo decisamente interessante e dall’architettura particolare, con alesaggio e corsa che fanno un bel 98x60, per una cubatura effettiva di 452,6 cc. Ma la sua peculiarità principale sta nel cilindro leggermente inclinato all’indietro, con l’aspirazione davanti e lo scarico dietro. Anche perché stiamo parlando di cilindro e testa posteriori del motore Ducati ad L che equipaggia Monster e Hypermotard 1100 Evo, quindi con distribuzione desmodromica monoalbero a due valvole, azionata da cinghia dentata laterale sulla destra. La cilindrata di 452,6 cc è stata dunque ottenuta accorciando la corsa, e utilizzando una nuova biella monolitica. Ovviamente l’alimentazione è ad iniezione elettronica, e l’avviamento elettrico, mentre il cambio è addirittura estraibile: una soluzione chicca che potrà anche sembrare un di più, su una moto del genere, ma “metti che ci venga in mente di partecipare al campionato di short-track…”, ci racconta sornione lo stesso Borile.
Quanto a potenza e coppia, Borile non dichiara ancora nulla, se non che si dovrebbero tranquillamente superare i 40 cavalli e, nonostante l’alesaggio decisamente esuberante rispetto alla corsa, utilizzando masse volaniche sostenute si otterrebbe un notevole tiro in basso, con un regime del minimo stentoreo e regolare, proprio come sui vecchi mono Ducati. Da notare, perlomeno nel rendering che pubblichiamo, il silenziatore identico a quello delle vecchie Scrambler.
Quanto alle ruote, saranno da 19 pollici davanti e 18 dietro. Per conoscere il prezzo, dovremo ovviamente attendere la presentazione milanese di novembre.
Ma non è tutto, come abbiamo accennato nel sommario. Eh già, perché Borile ci ha raccontato la sua nuova idea, che è quella di realizzare una bicilindrica V2 da 1000 cc o giù di lì, con ruota anteriore da 21 pollici e posteriore da 18. Il diametro della ruota anteriore lascia già intendere che si tratterà di una maxi-enduro, ma Borile pensa ad una versione davvero tirata all’osso, spartana, quindi molto leggera, che poi l’acquirente potrà personalizzarsi a piacimento grazie ad appositi accessori e particolari che verranno realizzati ad hoc. Idea brillante, ci sembra. Quindi, non ci resta che attenderne gli sviluppi.