Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Manca pochissimo alla probabile approvazione da parte della Camera dei deputati della riforma del Codice della Strada che è stata già in parte licenziata da Montecitorio e per la quale il 19 marzo si attende un definitivo via libera dai deputati. Si andrà quindi verso un passaggio al Senato e, solo nel caso in cui Palazzo Madama non sollevi ulteriori ritocchi o modifiche, la riforma potrebbe essere approvata anche prima dell'estate. Diversa la questione se il Senato ponesse mano al testo, in questo caso i tempi potrebbero allungarsi in modo anche considerevole.
Molte le novità, alcune rivolte specificamente agli automobilisti, altre che potrebbero cambiare le nostre abitudini di motociclisti e non ci si è dimenticati nè delle biciclette nè dei monopattini; il nuovo Testo vede, inoltre, alcune norme di carattere generale ma per alcuni temi si attende un lavoro di coordinamento delle norme e delle sanzioni sia nel corpus normativo che in seguito attraverso circolari. Il lavoro, quindi, probabilmente non si esaurirà con la futura pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma è ancora presto per dirlo.
Attualmente, alcune delle norme più significative vedono un giro di vite sanzionatorio verso l'uso del telefono alla guida e l'abuso di alco, oltre all'introduzione dell'istituto della sospensione breve della patente di guida senza necessità del provvedimento del Prefetto. Vediamo alcuni dei punti che interessano di più il mondo delle due ruote:
- l'uso del cellulare alla guida produrrà una sanzione pecuniaria decisamente inasprita rispetto all'attuale, ma la novità più rilevante è questa infrazione è tra quelle inserite tra quelle che fanno scattare la sospensione breve della patente (ancora incerto se questa sanzione va a cumularsi o a sostituirsi a quella della sospensione da uno a tre mesi prevista come regola generale), con un meccanismo automatico che varia in base ai punti patente posseduti, alla eventuale recidiva e alla possibilità che l'uso del cellulare abbia causato un incidente e che può arrivare fino a una sospensione della patente di 30 giorni. Questo meccanismo è comune a tutte le altre fattispecie in cui è applicabile la sospensione breve (tra queste, al momento, c'è il mancato uso del casco e il sorpasso a destra, così come la marcia contromano).
- arriva anche un giro di vite sull'uso dell'alcol. Agli automobilisti recidivi sarà imposto l'alcolock (un dispositivo che impedisce l'avvio del motore della vettura in caso di tasso alcolemico del conducente superiore a zero), per i motociclisti non è previsto qualcosa di simile. I recidivi (ovvero coloro già condannati per guida in stato di ebbrezza) vedono calare il limite alcolemico a zero, al posto dello 0,5.
- L'uso delle sostanze stupefacenti verrà sanzionato a prescindere dallo stato di alterazione psico-fisica: basterà che si risulti positivi ai test per incorrere nella revoca della patente e gli sarà interdetto l'ottenimento di una nuova patente prima di tre anni.
- Monopattini elettrici: il testo, all'art. 14, prevede - ma ricordiamo che potrebbe sempre subire modifiche - come obbligatori targa, casco e assicurazione RC, oltre a luci di svolta e di frenata e al divieto di uscire dai centri urbani.
- La circolazione senza assicurazione potrà essere accertata anche con strumenti per le rilevazioni delle infrazioni semaforiche oltr cha dagli autovoleox e dalle telecamere per le ZTL
- in autostrada con il 125 cc: sarà consentito ai maggiorenni in sella a un mezzo a due ruote di almeno 120 cc e 6 kW l'ingresso nelle autostrade.
Queste sono soltanto alcune delle novità che potrebbero essere confermate dalla Camera, e si resta anche in attesa delle definizioni in ordine ai posizionamenti degli autovelox, per esempio. Tutto il contenuto della revisione del Codice della Strada - che è consultabile sul sito della Camera dei Deputati - è improntato quindi a un maggiore rigore, ma non mancano provvedimenti come l'istituzione del registro di agenzie telematiche che erogano prestazioni di consulenza automobilistica o norme che evitano il cumulo delle sanzioni commesse in aree o tempi ristretti. Insomma, entro il 19 marzo dovremmo certamente saperne di più e dopo il passaggio al Senato la riforma potrebbe entrare in vigore in tempi anche brevi.
Foto di wal_172619 da Pixabay
Fonti: Quattroruote, Ansa, Camera dei Deputati