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C'è una norma nel Codice della Strada, l'articolo 142, che riguarda la destinazione dei proventi delle multe.
Una quota delle contravvenzioni per eccesso di velocità è destinata alla realizzazione di interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, comprese segnaletica e barriere.
Negli ultimi anni non sono mancate polemiche sull'effettivo utilizzo di queste risorse, ma il comma legislativo esiste.
Una nota diffusa da Confindustria ANCMA, l'associazione industriale del settore due ruote, richiama ora l'attenzione sui contenuti del decreto legge Aiuti ed Energia che ha ricevuto il voto di fiducia nella discussione alla Camera giovedì scorso dopo che era stato modificato dalle commissioni Bilancio e Finanze.
“Apprendiamo con insoddisfazione – è scritto - che un articolo del DL Aiuti consentirà agli Enti Locali di distrarre i proventi delle multe previste dal Codice della strada destinati alla promozione della sicurezza stradale per il pagamento delle bollette energetiche. Pur condividendo l’emergenza e le difficoltà congiunturali, la tutela della vita di ciclisti e motociclisti non è alternativa al caro bollette.
Da questo provvedimento emerge la prospettiva di una potenziale e ulteriore riduzione delle risorse per i progetti di sicurezza stradale, che comprendono anche la realizzazione di piste ciclabili, la manutenzione dell’asfalto, l’illuminazione. Di fronte al numero di vittime che si registra ancora in Italia, ai feriti, ai costi sanitari e sociali degli incidenti stradali, l’associazione esprime preoccupazione e auspica che l’articolo possa essere modificato”.
Cosa che, nel caso, potrebbe avvenire nel prossimo passaggio al Senato che dovrà avvenire entro il prossimo sabato, 16 luglio.