Ecco perché Elon Musk non farà mai una moto Tesla

Ecco perché Elon Musk non farà mai una moto Tesla
Dopo che - nei giorni scorsi - un suo ex ingegnere ha lanciato la sua start-up di moto elettriche, la tentazione di emularlo potrebbe essere forte... Ma c'è una ragione - e non è di carattere economico - per cui probabilmente una Tesla a due ruote non la vedremo mai
9 agosto 2019

Mohanraj Ramaswamy è un ex-ingegnere di Tesla che dopo 20 anni nella Silicon Valley ha deciso di tornare in patria (India) e di avviare una start-up per la produzione di moto elettriche. Voglia di rivincita? Desiderio non soddisfatto? O forse solamente il voler entrare in un business che, dopo il recente annuncio del governo indiano di proibire le moto di piccola cilindrata a motore termico dal 2025, inizia a far gola a tanti? Non lo sappiamo, quello che sappiamo è che Tesla non produrrà moto elettriche e se qualcuno ai piani alti dell'azienda avesse mai avuto qualcosa da ridire...

Il segreto della sua avversione

Circa un anno fa all'assemblea degli azionisti Tesla, Elon Musk diede una chiara risposta a una domanda sull'eventualità che Tesla potesse decidere di costruire una motocicletta elettrica: “no way”, ed ha tagliato ogni prospettiva futura di vedere una moto elettrica uscire dalle sue fabbriche.

In realtà la domanda fu piuttosto estemporanea, il giornalista che la pose era soltanto incuriosito dall'abbigliamento vagamente biker con il quale Musk si era presentato sul palco e non c'è mai stato mai un vero progetto di “Model M” che abbia fatto ipotizzare reali sviluppi motociclistici ad opera di Tesla.

La cosa che però lasciò adito a molti dubbi fu la, presunta, motivazione di questa scelta addotta da Musk: “a 17 anni ho rischiato di morire schiantandomi con un TIR, quindi niente moto per Tesla”. Cioè, dato che quando ero un ragazzino mi sono preso paura, con le moto ho chiuso per sempre. Manco in foto. E nemmeno in rendering. Uno che ha promesso di mandare l'uomo su Marte entro il 2031 ha paura delle moto: dobbiamo crederci?

Se dobbiamo ricavarne una lezione da questa dichiarazione di Musk forse è che forse il business delle moto elettriche non è ritenuto abbastanza profittevole dal tycoon di Pretoria per il quale - ricordiamolo - Tesla è solo un puntino piccolo piccolo nell'universo dei suoi ricchissimi campi d'azione - da SpaceX al business della produzione e stoccaggio di energia elettrica - che magari tiene in piedi anche per la notevole visibilità sul lato consumer.

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Ma se solo volesse...

L'immagine di Tesla è legata a prodotti premium e tecnologicamente over the top, costruire una moto elettrica avrebbe probabilmente un senso solo se si trattasse di un veicolo altamente innovativo; ma mentre per le auto a trazione elettrica il mercato è già abbastanza maturo da permettere un recupero dei costi, anche se non in tempi brevissimi e ricordiamoci che Tesla ha rischiato la bancarotta pochi anni fa, in ambito motociclistico la tecnologia e, sopratutto, il motociclista forse non sono pronti al 100% per una moto full electric.

Però la Harley-Davidson Livewire ha aperto le danze con un mezzo molto a punto e nulla vieta di credere che, se si incapricciassero nel volerci assolutamente riuscire, Elon Musk e Tesla potrebbero veramente stupirci anche su due ruote.

Pensate quanto deve essere frustrante lavorare fianco a fianco con un leader disruptive come Musk: uno che, bullizzato a scuola, ha letto l'intera Encyclopedia Britannica, imparato il Basic in 3 giorni (a 11 anni), fondato PayPal e progetta (diverso da “sogna”) di morire su Marte “ma senza schiantarmici”, uno - e qui siamo alla dimostrazione di audacia - che ha tre divorzi alle spalle di cui due con la stessa donna. E ha paura delle moto.

Con tutta probabilità, se ci lavori per venti anni accanto e sei debole rischi ogni giorno la depressione, se sei resiliente capisci subito che personalità come quella di Elon sono talmente uniche che ogni paragone è illusorio, se invece sei abbastanza folle ti butti anima e corpo in qualche impresa per dimostrare a te stesso che anche tu puoi farcela.

E allora quale potrebbe essere l'unico campo nel quale puoi battere Musk? Ovvio, il suo spauracchio: le moto.

il prototipo Srivaru Prana
il prototipo Srivaru Prana

La sfida del suo ex ingegnere

Mohanraj Ramaswamy ha quindi fondato la Srivaru Motors con l'obbiettivo di produrre una motocicletta - chiamata Prana - per il mercato indiano, secondo i suoi propositi la prima moto elettrica ad alte prestazioni. Ancora piuttosto vaghi gli annunci e l'unica foto del prototipo mostra un telaio KTM Duke 390 dotato di motore elettrico e una dichiarazione di voler andare oltre questo prototipo per produrre una moto con 35 Nm di coppia e 160 kg.

Interessanti le prestazioni: 0-60 km/h in meno di 4 secondi e una velocità massima superiore ai 100 km/h, con un'autonomia di 125 km circa grazie alle batterie Li-ion; prezzo d'acquisto allineato a quello delle moto di piccola cilindrata presenti sul mercato indiano.

A parte questi dati e una timeline sul sito del produttore, manca tutto il resto: un po' poco in confronto ai razzi riusabili di SpaceX e ancora poco per immaginare quando andrà realmente in produzione ma Srivaru pensa di produrne 30.000 il primo anno (quale?) e di arrivare a 200.000 dopo un anno e mezzo.

In un'intervista Ramaswamy ha dichiarato: “siamo molto fiduciosi sul fatto che aziende giovani come Tesla che producono quello che vuole il mercato possano avere maggior successo dei nomi più affermati”.