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Previsti nel decreto legge del 1° marzo nell'ambito delle misure urgenti per contenere i costi dell’energia, e anticipati dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, gli eco incentivi dovrebbero essere varati con un apposito DPCM atteso nei prossimi giorni. Forse già mercoledì 6 aprile.
Si parla ufficiosamente di 650 milioni di euro per quest'anno, il ricordato decreto del primo marzo scorso ha istituito un fondo per il 2022 di 700 milioni di euro e di un miliardo di euro l'anno dal 2023 al 2030.
Investimenti dedicati alla transazione verde che riguardano fra l'altro la produzione del settore automotive e gli incentivi agli acquisti.
La maggior parte di questi fondi andranno proprio agli eco incentivi. Si parla appunto di 650 milioni per gli anni 2022, 2023 e 2024.
Cinquecento milioni andranno alle elettriche (250 milioni alle elettriche pure e 250 alle ibride plug-in) e 150 milioni saranno destinati alle auto a motore termico purché a basse emissioni.
Dovrebbero essere fissate tre fasce nell'intervallo da 0 a 135 grammi per chilometro di CO2 (sostanzialmente per elettriche, ibride e termiche) e gli incentivi dovrebbero andare da 2.000 a 6.000 euro, con e senza rottamazione, a seconda delle fasce di emissione di CO2.
Gli incentivi riguarderanno anche i motocicli e i quadricicli leggeri con omologazione Euro 5 (in pratica tutto il nuovo) come previsto dall'ecobonus moto e si parla di 4.000 euro (-40% sul prezzo di listino) rottamando un veicolo da Euro 0 a Euro 4, oppure uno sconto del 30%, fino a un massimo di 3.000 euro, senza rottamazione.
C'è poi il bonus mobilità sostenibile dedicato a biciclette, e-bike e monoppattini, per un valore massimo di 750 euro, corrisposto in forma di credito di imposta al momento della dichiarazione dei redditi.