EICMA 2013: BMW R1200RT

EICMA 2013: BMW R1200RT
La granturismo per eccellenza eredita il boxer a raffreddamento di precisione dalla GS e adegua le sue linee al nuovo trend delle GT BMW. Il prezzo è di 18.200 Euro
5 novembre 2013


Come (anche in questo caso) preannunciato da diverse foto spia, il primo modello ad ereditare il nuovo boxer con raffreddamento di precisione che ha debuttato lo scorso anno sulla famiglia GS è la R1200RT, che per l’occasione viene rinnovata profondamente sotto la pelle con una dotazione ciclistica di primo piano e qualche novità elettronica.

 

Squadra che vince non si cambia

Il vecchio detto ha quasi sempre ragione anche se in questo caso facciamo riferimento al solo motore, praticamente identico a quello da 125cv e 125Nm che spinge la R1200GS. Già evidentemente adattissimo all’impiego su una granturismo come la RT, il nuovo boxer bialbero con raffreddamento di precisione (ovvero con passaggio di liquido nei soli componenti a maggiore stress termico) è stato semplicemente ottimizzato attraverso l’adozione di masse volaniche superiori per migliorarne la dolcezza e ridurre le vibrazioni. Un allungamento della rapportatura finale sacrifica qualche decimo in accelerazione e ripresa favorendo comfort e consumi.

Nuovamente mutuata dalla R1200GS la dotazione elettronica, con il controllo di stabilità ASC disponibile già nell’allestimento di serie che prevede due Riding Modes: Rain e Road. Anche in questo caso, rispetto alla Road (studiata per sfruttare appieno le caratteristiche del propulsore) la modalità Rain ammorbidisce la risposta dell’acceleratore ride-by-wire, semplificando la vita al pilota e… al controllo di trazione.

 

Anche la R1200RT prevede come optional un pacchetto (Modalità di guida Pro) che valorizza la dotazione elettronica offrendo l’ulteriore Riding Mode Dynamic e la funzione di assistenza alla partenza in salita. Il Dynamic mode valorizza ulteriormente la guida sportiva, allentando i controlli dell’ASC e dell’ABS; spunta inoltre la novità assoluta dell’Hill Start Control, che una volta attivato agisce sul freno posteriore facilitando la partenza da fermi in pendenza.

Altra premiere su modelli non sportivi è costituita dal cambio elettroassistito – il quickshifter finora disponibile solo sulle serie K ed S – in declinazione prettamente turistica. Il sistema agisce tanto in innesto quanto in scalata (effettuando automaticamente una doppietta), consentendo di evitare l’uso della frizione in qualunque frangente non sia la partenza da fermo.

 

Dall’offroad alla strada

Anche nel quadro ciclistico si riconosce la sostanza della 1200GS, con l’impiego dello stesso telaio monotrave centrale che garantisce una maggior efficacia nella guida sportiva – la RT risulta, o dovrebbe risultare, più agile ma anche più precisa e composta sul misto. Presente anche in questo caso l’optional delle sospensioni semiattive Dynamic ESA, che adattano automaticamente la taratura della componente idraulica sulla base del riding mode selezionato ma anche delle condizioni della strada basandosi sulle sollecitazioni subite. Resta presente la possibilità di impostare elettronicamente la taratura del precarico in base al carico nonché quella dell’idraulica su tre possibilità di risposta.

 

Il ponte di comando

Tutta nuova la strumentazione, mutuata invece dalla K1600GT. I due quadranti analogici ora incorniciano infatti un display TFT a colori da 5,7” gestito attraverso il ben noto (ai clienti BMW) comando a rotella Multicontroller sul semimanubrio sinistro e capace di fornire qualunque informazione vi possa venire in mente. Il navigatore, ovviamente optional, viene gestito anch’esso attraverso il Multicontroller.

 

Il frontale, dicevamo, riprende appieno i concetti dell’altra grande tourer della Casa di Monaco, ovvero la sei cilindri K1600GT con i suoi tre fari (anabbagliante centrale coadiuvato da due abbaglianti laterali e luci diurne a LED) che qui vengono però spinti ancora oltre. L’uso della luce diurna viene abbandonata automaticamente dopo il tramonto o negli ingressi in galleria grazie ad un sensore che accende autonomamente l’anabbagliante quando la luce si fa scarsa.

Come al solito completissima la dotazione audio optional, anch’essa mutuata dalla K1600GT, in grado di interfacciarsi con lettori MP3 ed iPod, nonché fornire connettività Bluetooth verso pilota e passeggero.

 

Aria di famiglia

Viene quasi da chiamarla R1200GT, perché le uniche reali novità nel design della RT è un frontale palesemente ispirato a quello della luxury tourer a sei cilindri della Casa di Monaco. D’altra parte, prima di toccare uno dei grandi classici – forse la RT è il modello che nel recente passato meglio ha rappresentato il DNA BMW – ci si pensa più di due volte, soprattutto considerando una clientela probabilmente piuttosto conservatrice sotto questo aspetto.

Le linee della RT continuano a convincere: leggermente più leggere rispetto al modello precedente, soprattutto grazie ad un frontale più dinamico e a prese d’aria fluide e sfuggenti, danno l’impressione di offrire una miglior efficienza aerodinamica e trasmettono bene il messaggio desiderato. Ovvero che con l’arrivo del nuovo propulsore la R1200RT diventa più comoda ma anche più capace nella guida sportiva.

 

Più protettiva, la R1200RT mantiene la regolazione elettrica del parabrezza ed offre specchietti retrovisori più piccoli ma allo stesso tempo più bassi e larghi che possono essere ripiegati per facilitare il parcheggio. Il comfort inoltre sale grazie ad una posizione di guida più comoda ed abbassata nella sua correlazione sella-manubrio-pedane di 20mm tanto per il pilota quanto per il passeggero, ma anche ad una sella di dimensioni maggiorate che può variare nell’altezza (attraverso regolazioni o il montaggio di optional) da 760 a 850mm.

La R1200RT sarà disponibile in tre inedite colorazioni: Quarzblau metallizzato e Kallistograu metallizzato pastello, abbinate in contrasto con lo Schieferdunkel metallizzato pastello, ed Ebenholz metallizzato/Monolith metallizzato pastello. Come al solito di dimensioni bibliche la lista degli optional.


 

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