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In risposta alla domanda dei clienti più sportivi, che utilizzano la Fireblade principalmente in circuito, viene introdotta la CBR1000RR-SP. Una versione “Sport Production”, specifica per la guida in pista ma perfettamente omologata per l’utilizzo su strada. Anche il suo look è speciale e la rende inconfondibile.
Essendo una versione dedicata all’uso specifico in circuito, il codone è di tipo monoposto con supporto posteriore antiscivolo, soluzione che fornisce anche un piccolo vantaggio in termini di peso.
Come sulla CBR1000RR Fireblade standard, il forcellone oscillante in alluminio ad ala di gabbiano sfrutta l’architettura Unit Pro-Link derivata dall'esperienza MotoGP. L'inclinazione del cannotto di sterzo è pari a 23°30’ e prevede un'avancorsa di 96 mm per un interasse di 1.410 mm. Il peso in ordine di marcia con il pieno di benzina è di 199 kg con una distribuzione dei pesi anteriore/posteriore di 52,7% / 47,3%. Per rispondere con efficacia alle reazioni della sterzo nella guida sportiva, è presente il noto ammortizzatore di sterzo elettronico HESD (Honda Electronic Steering Damper) di seconda generazione, che monitora la velocità e regola la forza di smorzamento di conseguenza.
Rispetto al modello 2013 le pedane sono arretrate di 10 mm e i semimanubri sono più larghi: 1° verso il basso e 5° in avanti. Dovendo sostenere il solo peso del pilota, il nuovo telaietto reggisella è stato alleggerito ed è privo delle pedane passeggero. Anche la sella è foderata con un materiale più resistente. Rivisto infine anche il plexiglas del cupolino, per una maggiore aerodinamicità alle alte velocità e una superiore protezione dal vento. Gli ingegneri Öhlins hanno collaborato con i team di progettazione e di collaudo Honda durante tutte le fasi dello sviluppo. Completamente regolabili, la forcella rovesciata da 43 mm e l'ammortizzatore sono quindi stati sviluppati specificatamente per la CBR1000RR Fireblade SP, per offrire prestazioni complessive perfettamente bilanciate e un potenziale maggiore su qualsiasi circuito.
Le ruote in alluminio pressofuso a 12 razze mantengono le misure standard di 17 x 3,50 pollici all’anteriore e 17 x 6,00 pollici al posteriore, con pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SP nelle misure 120/70-ZR17 e 190/50ZR17, ideali per l'utilizzo in pista grazie all’eccezionale rendimento nella guida estrema ma al contempo omologati per l'utilizzo su strada dove garantiscono un rapido riscaldamento e ottima aderenza. Le pinze monoblocco a quattro pistoncini Brembo sono state scelte in funzione del rendimento della forcella Öhlins per realizzare la migliore combinazione tra le rispettive prestazioni. Il compatto corpo monoblocco in alluminio ospita pistoncini specificatamente realizzati per la CBR1000RR Fireblade SP, e spingono pastiglie di un materiale progettato per fornire una risposta consistente e sicura durante le staccate più brusche a velocità elevata. Per il mercato italiano la CBR1000RR Fireblade SP è disponibile nella sola versione con impianto frenante tradizionale, mentre il modello standard è offerto anche in versione eC-ABS. Le immagini mostrano in ogni caso entrambi gli impianti dotati di sistema antibloccaggio elettronico.
Per quanto riguarda la CBR1000RR Fireblade SP, viene effettuata una speciale procedura volta alla massimizzazione dell’equilibratura del motore. Durante il suo assemblaggio vengono accuratamente scelte le bielle e i pistoni per fare in modo che il loro peso reciproco si mantenga in un range prestabilito intorno a un valore intermedio. In pratica per ciascun gruppo di pistoni e bielle vengono pesati i singoli elementi per far sì che il loro peso sia più possibile corrispondente alla tolleranza media e reciproca. Le misure di alesaggio e corsa sono invariate a 76 x 55,1 mm, così come il rapporto di compressione di 12,3:1. Il trattamento delle pareti dei cilindri con nichel-carburo di silicio (Ni-SiC) riduce gli attriti e garantisce la massima affidabilità. Il diametro dei collettori scende da 38 a 35 mm e un nuovo tubo di compensazione verticale bilancia la pressione tra i cilindri due e tre. Il motore è ora più potente, con un picco di 133 kW (181 CV) a 12.250 giri/min (+250 giri/min) e un picco di coppia che si mantiene a 114 Nm a 10.500 giri/min, ma con un’erogazione più vigorosa tra i 4.000 e i 6.000 giri/min. Il catalizzatore integrato ad alta efficienza ha un volume maggiore e grazie anche al sensore ossigeno, la centralina ottimizza a ogni regime la miscela in ingresso per la massima efficienza della combustione.
Come sempre, la fruibilità di un motore tanto potente è importante quanto le massime prestazioni, e per ottenerla occorre ottimizzare la risposta del motore alle aperture parziali delle valvole a farfalla. Per questo motivo i tecnici Honda sono intervenuti anche sul set-up del sistema di doppia iniezione elettronica sequenziale PGM-DSFI (Programmed Dual Sequential Fuel Injection system). La centralina è stata completamente rimappata, non solo per assecondare il motore potenziato, ma anche per offrire un’erogazione più corposa e precisa, perfino ai bassi regimi e alle velocità ridotte. Con aperture delle valvola a farfalla fino al 25%, il sistema PGM-DSFI risponde con variazioni proporzionali nell’erogazione di potenza e coppia, perfette per ottenere il controllo ottimale in curva alle massime inclinazioni. Quando l'apertura delle valvole a farfalla aumenta, le variazioni nel rendimento crescono progressivamente per offrire una risposta incisiva agli input del pilota, che può così beneficiare di una migliore sensibilità sullo pneumatico posteriore godendo di furibonde accelerazioni che restano tuttavia pienamente controllabili.
Prerogativa del motore da 999,8 cc è la frizione antisaltellamento, via via migliorata grazie all’esperienza maturata in MotoGP e nel WorldSBK. Garantisce cambi marcia fluidi e un azionamento della leva leggero, offrendo un fondamentale contributo alla stabilità grazie alla riduzione della coppia motrice sulla ruota posteriore durante le repentine scalate che precedono l’impostazione delle curve, evitando che lo pneumatico perda il contatto con il suolo e così mantenendo efficacissima e sicura anche la guida più aggressiva in circuito.
Chiaro e facile da leggere in tutte le condizioni di luminosità, il contagiri ha quattro modalità di visualizzazione: convenzionale, con numero crescente di segmenti che indicano il regime motore; invertito, con numero decrescente di segmenti che indicano il range di giri rimanente; picco massimo, che indica il regime in modo convenzionale ma lascia segnalato il picco raggiunto; singolo segmento, che indica il regime di giri usando un solo segmento, simulando così la lancetta di un contagiri analogico. Inoltre, l’indicazione numerica del contachilometri può essere cambiata in quella, sempre numerica, del regime motore.
Il cronometro ha quattro modalità di funzionamento. Oltre alla funzione di cronometro, il display può mostrare il consumo di carburante della sessione (istantaneo e medio), la distanza percorsa e il tempo totale trascorso. Inoltre per consentire di valutare la sessione di prova, è possibile visualizzare il tempo del giro più veloce e il giro durante il quale è stato realizzato. Oltre all’indicatore del rapporto inserito, sulla sinistra del display LCD, la strumentazione prevede nella parte alta l’indicatore di cambio marcia a 5 LED, per aiutare il pilota a cambiare rapporto nel momento più adatto e trarre il massimo dalle prestazioni del motore. I 5 LED bianchi ad elevata visibilità, con luminosità regolabile, si illuminano in modo sequenziale con il salire di giri del motore, lampeggiando quando si raggiunge il regime prestabilito (pre-impostato all’inizio della zona rossa a 13.000 giri/min, ma regolabile fin da 4.000 giri/min). Si può inoltre impostare l’intervallo dell’illuminazione prima del regime stabilito per il picco, ogni zero, 200 o 400 giri/min.
Parabrezza rialzato
Un parabrezza alto e oscurato – di 27 mm più alto rispetto a quello di serie – esalta l’aspetto dinamico della CBR1000RR Fireblade in piena conformità con le normative europee per l’omologazione. Il parabrezza è perfettamente integrato con il cupolino e studiato per rispettare l’ergonomia della moto, anche in termini di visuale, guidabilità e manovrabilità. E per sottolineare ulteriormente la tradizione racing della nuova Fireblade, è presente anche in questo caso il logo Honda Racing.