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Che lavoro fate sull'enduro?
«E' un lavoro che sembra semplice, ma non lo è. Trasformiamo la moto da cross in enduro, senza far spendere cifre esorbitanti e fornendo un prodotto funzionale. Interveniamo sullo scarico, che riceve un catalizzatore, nuovi terminali doppi e nuovo collettore. La moto fa così meno rumore ed è street-legal, salvo poi poter tornare alla versione full power per chi corre».
Come fate a superare lo scoglio della mancanza della batteria (le moto CRF R ne sono sprovviste in origine) per alimentare l'impianto elettrico della moto da enduro?
«Il sistema battery-less di Honda è esagerato, produce così tanta corrente che basta a iniettore, pompa della benzina e luci. Prendiamo la corrente dal motore subito dopo che la strategia di avviamento è partita per accendere anche le luci. Il tutto nella massima sicurezza con i fusibili necessari. Inoltre l'impianto elettrico è studiato in modo da poter essere smontato per step: è scomponibile, nel senso che l'utente può usarlo completo di luci, strumentazione e indicatori di direzione oppure può configurarlo in versione racing togliendo alcuni cablaggi in modo davvero semplice. Tutte le connessioni elettriche sono su un supporto dietro la mascherina, in una zona riparata».
Quali altri interventi fate sulle moto Honda da cross per adattarle all'enduro?
«Oltre ovviamente alle grafiche, montiamo il paramotore per proteggere la culla del telaio in alluminio e anche il parafango posteriore è rinforzato e studiato per ospitare la targa originale senza rompersi. Ci sono poi i paramani e il cavalletto laterale. Il tutto è visto e approvato dalla Casa madre che ci chiede di rispettare gli altissimi standard di qualità previsti per tutte le moto Honda.
Ricordo anche che RedMoto ha in gamma due versioni speciali delle CRF da enduro, la 300 su base 250 e la 500 su base 450».