EICMA 2022. Airoh: il sogno del casco-airbag [VIDEO]

Dopo 25 anni e 125 titoli mondiali l'azienda lombarda guarda indietro, al presente e al futuro con il fondatore Antonio Locatelli che racconta questo percorso e svela il suo casco preferito: non è un off-road
14 novembre 2022

Airoh: 25 anni e 125 titoli mondiali, come ricorda giustamente il nostro Maurizio Vettor, cosa aggiungere a un’azienda così storica e che ha nell'off-road uno dei suoi focus principali?

Vettor ne ha parlato ad Eicma con Antonio Locatelli, fondatore di Airoh. A cominciare dall’evoluzione e dalla necessità di rinnovarsi, anche nel mondo del casco. Nello stand dell’azienda una vetrina cronologica ha ripercorso la storia dei caschi Airoh nei 25 anni di storia, dal 1997 a oggi.

Locatelli ha spiegato come prende ispirazione: cioè guardando le vetrine delle moto dei grandi brand e da lì trae le sue idee. Parlando dell’utente medio il patron dell’azienda lombarda ha spiegato come, anche a causa dei social, è cambiato.

E il casco che gli ha dato più soddisfazione tra quelli progettati e ideati? Il Pr 2000, cioè il primo modulare nato nel 1998 e rimasto in produzione fino al 2007, uno dei primi con il bottone.

Oggi i caschi sono realizzati in galleria del vento ed Airoh è leader per la produzione del casco off road anche se la partenza, appunto con il Pr 2000, è avvenuta con un casco urban. Il più noto dei testimonial Airoh è il campionissimo Tony Cairoli.

La principale novità presentata dall’azienda bergamasca ad Eicma è un concept: il casco con airbag, un progetto su cui Airoh sta lavorando da due anni.

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