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Le origini del trial affondano profondamente nel motoalpinismo, che sfruttava (e sfrutta) il mezzo a due ruote per rendere meno faticoso raggiungere destinazioni poste al termine di percorsi a dire poco impervi. Pur con la successiva trasformazione in sport della specialità, premiando la capacità di superare ostacoli e percorsi impegnativi con il massimo dell'abilità e dell'eleganza, lo spirito della specialità resta immutato. Possiamo classificarla quindi come la specialità più attenta all'ambiente e all'ecologia fra tutte quelle dello sport del motore.
Naturale che con tali premesse ci fosse un certo interesse per lo sviluppo di un mezzo elettrico, realizzazione divenuta possibile solo in tempi recenti con la disponibilità di batterie - il punto debole della tecnologia - di dimensioni e pesi relativamente contenuti. Due aspetti importanti per tutte le applicazioni della propulsione elettrica, ma che assumono rilevanza fondamentale nel trial dove manovrabilità e leggerezza del mezzo sono essenziali. I 71kg della EM5.7, trial elettrica che vedete in questa pagina sviluppata da una compagine di appassionati transalpini, non saranno il record della categoria ma sono ampiamente accettabili.
L'altro aspetto fondamentale nel trial è lo spunto ai bassi regimi e la regolarità della curva di coppia - entrambe doti congenite alla propulsione elettrica. Nel caso della EM5.7 il propulsore (un motore brushless a corrente continua) è in grado di erogare una potenza continuativa di 5kW e una coppia di 16Nm (rispettivamente 7 e 20 i valori di picco) con la linearità tipica dei motori elettrici. Per meglio gestire la risposta del motore - ed addolcire appunto l'erogazione della coppia, che sui propulsori elettrici è disponibile fin dal minimo regime - sono previste quattro mappe che modificano la progressione dell'acceleratore: eco, trek, trial viscido e trial secco.
La velocità massima raggiungibile è di 55km/h, consentendo anche qualche limitato trasferimento, e l'autonomia garantita dalla batteria ai polimeri di Litio (48v, 25Ah) garantisce un'autonomia variabile fra i 50 e i 150 minuti, un tempo di ricarica massimo di 110 minuti e 1000 cicli di carica. La EM5.7 è già stata adottata da diverse scuole di pilotaggio oltralpe, e ha debuttato in gara lo scorso weekend.