Enduristi al servizio della Protezione Civile

Enduristi al servizio della Protezione Civile
Il nobile enduro è spesso vittima di luoghi comuni e sterili crociate da parte di pseudo ecologisti. Ben vengano allora messaggi positivi, come quello di Roberto Gallo e dei suoi amici al servizio della Protezione Civile
23 giugno 2010

 
Non ci sono segreti per i volontari del gruppo comunale di enduristi che pattugliano gli anfratti più sperduti dei nostri boschi. Venerdì intorno alle ore 19.00 giungeva una chiamata di soccorso alla Sala Operativa della Protezione Civile per soccorrere due escursionisti dispersi sui monti nei pressi del Sasso.
Immediatamente il coordinatore del gruppo Lubrani attivava una squadra di tre enduristi con a capo l’esperto Roberto Gallo. L’impresa non era semplice poiché ormai era l’imbrunire e uno dei due dispersi era anche ferito ad una mano ed emtrambi ormai allo stremo delle forze, molto impauriti e senza piu’ acqua.
 

Il territorio da pattugliare era vastissimo e non si poteva sperare di trovarli presto; subito veniva imposto loro di fermarsi e di fare un paio di foto del luogo con il telefonino, e trasmetterle al capo squadra Gallo. Ricevute le foto Roberto Gallo riusciva a capire sommariamente dove fosse il posto e si dirigeva verso Pian Carlotta in direzione di Tolfa mentre dava disposizioni all’altro endurista Mario Menicocci di battere i sentieri limitrofi. Intorno alle 21.00 l’operazione si concludeva felicemente e i due dispersi venivano recuperati, soccorsi e rifocillati.


Il Nucleo enduristi del Gruppo Comunale non è nuovo a queste operazioni di soccorso, oltre dieci in sei anni dalla sua costituzione, che si sono risolte sempre positivamente e in brevissimo tempo grazie alla perfetta conoscenza di tutti i sentieri e stradine dei monti dell’Etruria meridionale.
 

 

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