Enduro sulle Madonie, ma è vietato. Denunciato un gruppo di motociclisti stranieri

Enduro sulle Madonie, ma è vietato. Denunciato un gruppo di motociclisti stranieri
L'impresa sui social: turisti stranieri con le maxienduro all'interno del Parco delle Madonie, nei pressi di Pizzo Carbonara e Monte Mufara, in zona vietata. Scattano le denunce
27 novembre 2023

Sembra non sia stato poi così difficile identificare i motociclisti che - sulle loro maxienduro - hanno violato nei gironi scorsi le aree protette del Parco delle Madonie, in un'escursione poi documentata sui social, ottenendo la reazione del Commissario straordinario dell'Ente Parco delle Madonie Salvatore Caltagirone, del Sindaco di Petralia Sottana (Comune all'interno del quale ricadono le aree violate) e la successiva denuncia presso le autorità competenti.

In un comunicato stampa, Legambiente ha denunciato come "Nelle scorse settimane si sono verificate nel Parco delle Madonie vistose e impattanti attività di motocross, addirittura in aree ricadenti in zona A di tutela integrale come le pendici di Pizzo Carbonara e della Mufara, sia lungo i sentieri destinati alla fruizione naturalistica degli escursionisti che fuori strada, su rocce e prati", attività che vengono eseguite "in totale dispregio delle norme di tutela delle nostre aree naturali protette, che vietano esplicitamente queste attività perché fortemente dannose per gli ambienti naturali, per il suolo, per la flora e per la fauna, nonché fonte di severo disturbo e anche di pericolo per i tanti escursionisti che in queste settimane continuano a visitare il Parco delle Madonie e in generale il sistema regionale delle aree naturali protette, di grande bellezza e importanza".

 

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Il Presidente di Legambiente Sicilia ha commentato: “Vogliamo ricordare che si tratta di attività illecite perché vietate dalle norme regolamentari del Parco delle Madonie e di tutte le aree naturali protette, che non sono parchi gioco o piste di motocross dove realizzare imprese mirabolanti da promuovere sui social ma parchi e riserve istituite dalla nostra Regione per salvaguardare gli ambienti naturali,  e garantirne una fruizione basata sulla tutela e sul rispetto dei luoghi, per consentirne la loro conservazione per le generazioni future”.

 

"Sconfinamenti" al limite o oltre il limite della legalità non sono rari all'interno dei Parchi naturalistici siciliani e lo stesso Ente Parco dei Nebrodi, più volte come per esempio nel 2020, aveva manifestato la propria posizione critica nei confronti del "fuoristradismo" all'interno delle aree protette dal punto di vista che "compromettono la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati, con particolare riguardo alla flora e alla fauna protette e ai rispettivi habitat".

Fonte: Ansa, Legambiente Sicilia

Foto d'apertura, H. Hach da Pixabay

Argomenti

Caricamento commenti...

Hot now