Epoca. La mostra scambio di Novegro

Siamo stati al celebre mercatino milanese delle due ruote. Tanto interesse - con un'affluenza record di pubblico - ma pochi scambi nell'edizione 2008
24 novembre 2008


Novegro 2008. Piove a secco

Eccoci qui, a metà di novembre con l'ennesima mostra scambio di ferrivecchi. Novegro, un nome che ormai è come la pastiglia Falqui. Basta la parola!
Sì, basta la parola Novegro per ricordare le lunghe code per entrare (prima ai parcheggi, poi alle casse dell'ingresso e poi ai botteghini dei panini) e per far tornare alla mente l'immagine di ruggine e rottami sparsi per ogni dove.
Basta dire "Novegro" e guardare l'effetto che fa. Vengo anch'io? E se volete essere cattivi rispondete "No tu no!".

La grande adunata dell'Epoca

É incredibile come l'edizione di novembre sia l'edizione della grande folla. Il tempo è mite, il sole splende alto in cielo e non piove. Anzi piove, ma a secco. Perché la crisi, la recessione e la scarsa propensione agli acquisti sono ben evidenti. Ma una capatina a Novegro non si nega a nessuno. Bisogna andare a vedere, magari ci scappa il grande affare della stagione.

Le persone si spintonano lungo i corridoi adiacenti alle piazzole degli espositori, ma non si fermano più di tanto a comprare. Una fisarmonica polacca suona al banchetto degli utensili, ma nessuno se la fila.
L'affluenza di pubblico è da saldi di fine stagione. Altissima. Ma tante mani in tasca e pochi scambi.

Pochi pezzi rari. E tanto ciarpame
Certo i pezzi pregiati o rari trovano sempre l'acquirente disposto a sborsare somme importanti, ma tutto il ciarpame senza valore - esposto come reliquia santissima - ci lascia un po' dubbiosi sull'esito dell'esposizione. Molta merce viene portata al mercatino e molta viene riportata a casa senza venir lambita dalla minima trattativa.
Forse perché molti pezzi c'entrano poco con l'antiquariato del motore, forse perché le richieste sono ormai troppo alte rispetto al potenziale economico del collezionista di moto.

Il caro prezzi colpisce anche gli amati "ferri vecchi"
Ci sono poi i vecchi frequentatori che non trovano più al mercatino ciò che prima si trovava con facilità. Una quindicina d'anni fa si caricavano furgonate di moto per poche centinaia di migliaia di lire. Oggi con l'Euro non carichi più nemmeno una marmitta.
Più si va avanti e più viene confermata la teoria che a Novegro è bello andare per ritrovarsi con gli amici che arrivano da tutta Italia. La ricerca dei pezzi è poi un'altra cosa, ed è spesso più conveniente rivolgersi ai fornitori fidati.

Cronaca di un successo di pubblico. Con pochi scambi
Sicuramente l'organizzazione suonerà le trombe del successo per la grande affluenza di visitatori, ma qualche espositore si è lamentato per non aver venduto come si deve. Colpa della crisi, colpa della congiuntura, colpa del fatto che la merce in esposizione è in aumento, ma le cose interessanti in diminuzione.

In effetti tutto si riassume nella domanda rivoltaci da un collezionista di vecchia data:
"Se ti chiedo cos'hai visto di interessante, cosa mi rispondi?"
Se non avessimo fatto indigestione di splendide ragazze all'EICMA, diremmo la bella biondina presente presso lo stand dei polacchi.

Paolo Sala

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