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Il primo passo è stato compiuto a luglio di quest'anno, quando è entrata in vigore la normativa Euro 3 per l'omologazione dei nuovi 50 cc. A partire da quel momento non è stato infatti più possibile omologare secondo gli standard della Euro 2, diversamente dalla vendita, che è rimasta libera, e naturalmente dall'uso dei ciclomotori che è ammesso tutt'ora anche in caso di omologazione precedente. A partire da luglio del 2015 tutti i ciclomotori costruiti dovranno però rispettare i limiti imposti dalla Euro 3 in termini di emissioni inquinanti allo scarico. Un secondo inasprimento ci sarà poi nel 2017, quanto per i cinquantini entrerà in vigore l'omologazione Euro 4.
Nella nuova procedura omologativa è stato fra l'altro introdotto anche un test di misurazione dei gas a motore freddo, oltre a quello classico con motore portato in temperatura di esercizio.
Sulla carta di circolazione dei ciclomotori Euro 2, la norma è in vigore da giugno del 2002, si trova quindi la dicitura "rispetta la direttiva 97/24 cap. 5 fase II"
L'allineamento omologativo per tutte le due ruote, ciclomotori e moto, è atteso per il 2020, quando la nuova normativa Euro 5 prevederà un ulteriore dimezzamento dei limiti massimi ammessi
Per quanto riguarda le moto e gli scooter, quindi con cilindrata superiore a 50 cc, va ricordato che fra poco più di un anno, a partire dal primo gennaio 2016, tutti i nuovi veicoli dovranno rispettare la normativa Euro 4. In anticipo rispetto ai ciclomotori come del resto è già accaduto in passato per gli altri step di inasprimento; a partire dallo scorso mese di settembre è comunque già possibile per i costruttori omologare i nuovi modelli di moto e scooter secondo lo standard Euro 4.
Le moto Euro 3, regolarmente in vendita, rispettano il protocollo in vigore dal 2006 e riportano sulla carta di circolazione la dicitura "Rispetta Direttiva 2003/77/CE Rif. 2002/51/CE Fase B". Oppure la dicitura alternativa "2006/120/CE".
Ricordiamo che la sanzione per chi circola con veicoli non a norma con la classe di emissioni allo scarico, in casi di partcolari vincoli alla circolazione, va generalmente da 75 a 450 euro.
L'allineamento per tutte le due ruote, ciclomotori e moto, è atteso per il 2020, quando la nuova normativa Euro 5 prevederà un ulteriore dimezzamento dei limiti massimi ammessi. Questo significa che i costruttori si troveranno ad affrontare ulteriori problemi di complessità costruttiva, di layout degli impianti di scarico e di aspirazione, sia per osservare i parametri limiti e sia per non ridurre le prestazioni. Il passaggio all'iniezione elettronica sarà insomma obbligatorio anche per i motori di minima cilindrata.