Facebook: nasce una pagina che incita alla violenza sui motociclisti

Facebook: nasce una pagina che incita alla violenza sui motociclisti
Segnalataci da un nostro lettore, non poteva che indignarci questa macabra pagina creata sul famoso social network, in cui si incita alla violenza sui motociclisti
10 settembre 2010


Aggiornamento ore 14.00


La pagina è stata rimossa dagli amministratori di Facebook.


Facebook: nasce una pagina che incita alla violenza sui motociclisti

Si chiama "Cecchini Contro Motociclisti" e ve ne sconsigliamo la visione visti i macabri contenuti della sezione foto che potrebbero urtare la sensibilità di motociclisti e non.

E' una delle tante pagine pubbliche che è possibile creare su Facebook, il social network più in voga del momento; la pagina conta circa 300 iscritti molti dei quali, per fortuna, sono motociclisti che si iscrivono solo per poter dire la loro a riguardo.
La bacheca è infatti piena di infuocati dibattiti tra motociclisti e non motociclisti, dove spesso si sfocia nella violenza verbale.
L'ideale però sarebbe semplicemente fare segnalazione a chi di competenza, senza dare corda a questi individui.
Ma il lato più negativo della pagina è sicuramente la sezione foto. Si passa da foto scherzose e ridicole fino ad arrivare a vere e proprie immagini macabre e di pessimo gusto (a costo di essere ripetitivi, ve ne sconsigliamo la visione).

Ce la segnala Paolo, un nostro lettore rimasto indignato nel vedere «Una pagina nella quale si incitano atti di inaudita violenza contro questi utenti della strada. Ma elemento ancor più assurdo è la pubblicazione di immagini dal contenuto pesantemente macabro. Soggetti di tali immagini sono motociclisti vittime di incidenti mortali. Credo che tale situazione oltre a rappresentare di per sè un reato, costituisca una gratuita offesa alla civile comunità.  La cronaca purtroppo dimostra che gravi conseguenze possono essere attribuite ad iniziative simili ed alla stessa suggestionabilità dei soggetti aderenti.»

Non potevamo trovare parole migliori di queste scritte da Paolo che, come noi, ha già provveduto alla segnalazione della pagina alla Polizia Postale e agli amministratori di Facebook.

Vi invitiamo a fare altrettanto e segnalare la pagina in modo che sia tempestivamente rimossa e che vengano presi i giusti provvedimenti nei confronti degli imbecilli che l'hanno creata e portata avanti finora.

C. Bacchetti
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