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Dal 23 al 25 agosto, il Circolo Automotovecoli d’Epoca Marchigiano “Lodovico Scarfiotti” ha festeggiato il centenario del Circuito Chienti e Potenza con la 28esima edizione rievocativa. Inserita nel calendario di ASI Circuito Tricolore - 16° appuntamento sui 18 in programma – ha visto la partecipazione di oltre novanta strepitose moto storiche dagli anni ’10 agli anni ’50, che hanno percorso suggestivi itinerari e le strade della competizione ideata nel 1924 e disputata per tre edizioni. Questa era la sua trentesima rievocazione.
Evento nell'evento, la sfilata serale dei mezzi “centenari” (moto, sidecar e auto) sul tracciato cittadino nel centro di Tolentino. La giornata conclusiva è stata dedicata al percorso tra Tolentino, San Severino, Serrapetrona, Borgiano, Caccamo e Belforte del Chienti, teatro delle tre edizioni del Circuito Chienti e Potenza disputate dal 1924 al 1926; in mezzo, le classiche prove di regolarità che hanno poi visto vincitore Gian Paolo Paciaroni su Benelli Leoncino del 1957, seguito da Pietro Caglini su Matchless G3L del 1950 e da Claudio Trippetti su Ariel SB32 del 1932. Alloro femminile per Luciana Veddovi su Ganna-Python Rouge Sport del 1933 e tra i più giovani si è distinto Vittorio Ciccarelli su Benelli Sport 4TN del 1938, con il Memorial Luca Lausdei è stato assegnato a Giuseppe Ciccarelli al via con una Benelli 4TS 250 del 1938.
Noi abbiamo vissuto questa straordinaria esperienza - che peraltro era l'ultima tappa motociclistica di ASI Circuito Tricolore 2024 - in sella a una moto decisamente particolare: una Sertum 250 VL del 1939 che ci ha riportato indietro di quasi un secolo, pur offrendo una guida tutto sommato moderna. Ma guidicare una moto come questa, di un Marchio non noto al grande pubblico come quelli di - per fare degli esempi - Bianchi, Moto Guzzi o Benelli, ma che è stato comunque importante per la narrazione motociclistica italiana, è stato indimenticabile. 9 cavalli, volenterosi ma che scaldavano un po' e ogni tanto bisognava far riposare, una frenata tutto sommato accettabile, tre soli rapporti con una terza che adatta forse a un motore di 400 cc e non di 250, qualche bizza, ma sensazioni irripetibili per rumori, odori, coerenza con il magnifico panorama offerto dal tracciato della Rievocazione. Il motociclismo d'epoca offre probabilmente, a chi ha la sensibilità per sentirle, emozioni fortissime che prescindono dalla velocità o dal lignaggio della moto con la quale vengono vissute, prova ne sia che anche qualche saltuaria bizza della Sertum è stata affrontata con il sorriso e la certezza che a piedi non saremmo certo rimasti e, anzi, fanno parte del gioco e si mettono in conto come parte del rito di questi magnifici eventi.
Si chiude qui, come dicevamo prima, la nostra presenza agli eventi motociclistici di ASI Circuito Tricolore 2024, con la maturata certezza che "tutti dovrebbero provare una moto d'epoca!", e chissà che i nostri video non abbiano portato qualcuno dei lettori ad avvicinarsi a un mondo genuino, autentico e composto da appassionati competenti.