Il presidente della Federazione motociclistica italiana, Giovanni Copioli, ha inviato una lettera a Valentina Vezzali per sensibilizzare il Sottosegretario allo sport sul tema del mototurismo
19 aprile 2021
Dopo l'incontro con il Ministro Ministro Erika Stefani prosegue l'attività della Federazione motociclistica italiana per dar voce alle necessità degli amanti delle due ruote. Nello specifico, in una lettera inviata a Valentina Vezzali, Sottosegretario con Delega allo Sport, il Presidente FMI Giovanni Copioli ha sollevato la necessità di tutelare il Mototurismo ripensando alcune delle limitazioni che non ne consentono ad oggi la pratica.
Come spiegato nella lettera: "In ottemperanza all'ultimo decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 2 marzo 2021, l'attività consentita alla federazione motociclistica italiana, al pari di quella di tutte le altre federazioni sportive, ricade sotto le condizioni disposte dall'articolo 18, secondo le quali sono permessi esclusivamente 'gli eventi e le competizioni di livello agonistico e riconosciuti preminente interesse nazionale dal CONI all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico'. Tale attività è dunque consentita esclusivamente a sportivi in possesso di licenza agonistica.
Una delle peculiarità della nostra federazione - continua il Presidente Copioli - tuttavia, è quella di annoverare al proprio interno una importante disciplina, il Mototurismo, che prevede che l'attività sia svolta da tesserati alla FMI e non da licenziati. Tale attività sportiva che annovera anche manifestazioni di preminente interesse nazionale ed internazionale, non può essere riconosciuta nell'articolo 18 del decreto ed è ferma, credo ingiustamente, da oltre un anno".
Per regolarizzare quella che sembra una situazione anomala basterebbe un'estensione dell'Articolo 18 dell’ultimo Decreto dedicato allo Sport, per consentire lo svolgersi di manifestazioni di interesse nazionale ovviamente sempre nel rispetto delle disposizioni di sicurezza.
"Le chiedo dunque - conclude la lettera - la possibilità di una riflessione su questa peculiare disciplina riconosciuta dal coni e che a mio avviso non rientra tra quelle attualmente praticabili esclusivamente per una questione formale, che potrebbe essere risolta da un'interpretazione estensiva del DPCM, permettendoci così di inserire gli eventi moto turistici di preminente interesse nazionale tra quelli consentiti".