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Non ha dato i risultati sperati l’esperimento quinquennale del governo francese sulla "divisione della corsia". L’obiettivo dell’iniziativa era quello di ridurre gli incidenti consentendo ai motociclisti di passare in mezzo alle auto ferme in fila a una velocità massima di 50 km/h. I dati però hanno mostrato come l’operazione sia stata fallimentare. Le collisioni sono infatti aumentate del 12% in più rispetto alle strade nelle quali l’esperimento non è stato effettuato.
Nel 90% dei casi però l’incidente è stato causato da un improvviso cambio di corsia da parte degli automobiliste mentre il restante dieci da una velocità eccessiva dei conducenti del mezzo a due ruote che, di fatto, non hanno rispettato le regole imposte.
Dopo una forte protesta che ha visto oltre 20mila motociclisti scesi in strada, il governo ha deciso, a inizio 2021, di inserire un nuovo progetto triennale che terminerà nel 2024.
Tra le principali novità possiamo notare due particolarmente interessanti. La prima riguarda la segnalazione in tempo reale agli automobilisti che stanno viaggiando su una strada interessata all’esperimento della "divisione della corsia". In tal modo chi guida un’auto nelle aree selezionate ha l’obbligo di prestare maggiore attenzione alle manovre da eseguire e ai motociclisti.
L’altra invece prevede che gli istruttori di guida dovranno inserire nel programma di insegnamento una sorta di "guida agli ingorghi" con lezioni su come gestire e valutare tutte le varie situazioni di pericolo.