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Sono principalmente due le cose che un motociclista teme dopo aver inserito il cavalletto laterale: che il terreno ceda inclinando fino alla caduta la moto o che la moto possa scivolare in avanti e adagiarsi sul lato sinistro. Quest'ultima eventualità non è da escludere quando si parcheggia in discesa e, infatti, molti veicoli elettrici e alcuni scooter (tutti mezzi privi di cambio) sono dotati di un freno di stazionamento che permette di lasciare lo scooter o la moto su un terreno in pendenza senza timori di ritrovarla... poco più a valle ma parecchio graffiata.
Le moto dotate di cambio soffrono in misura molto meno ampia della possibiltà di scivolare in avanti a causa di un parcheggio con la parte anteriore rivolta verso la base della discesa: basta inserire la prima marcia e si avrà già un efficiente "freno a mano" capace di evitare brutte sorprese. Tuttavia nel caso di moto di massa rilevante, pendenze cospicue o di una geometria particolare del cavalletto laterale, in alcune circostanze lasciare la moto in prima marcia potrebbe non essere totalmente sufficiente per togliersi ogni patema: in questi casi un freno di stazionamento potrebbe essere non soltanto d'aiuto ma sarebbe anche un efficace modo per proteggere ancora di più la moto dai ladri.
È probabilmente questo il senso del brevetto presentato da BMW riguardo un semplice (ma a prima vista molto efficace) freno si stazionamento che agirebbe sul cardano serrandolo a comando con una vera e propria morsa, applicando una forza tale da non poter essere reputata realmente frenante ma sufficiente a rendere impossibile il libero movimento della moto e, in questo modo, costituire una protezione aggiuntiva dal furto.
Il principio non è nuovissimo e già la stessa BMW in anni remoti utilizzava un freno a cardano come freno principale del veicolo, mentre quanto mostrato nel brevetto sarebbe un modo per evitare che una banalissima "spintarella" o un parcheggio incauto possa causare costosissimi danni alla moto. Il dispositivo si adatterebbe con estrema facilità alla famiglia R18 che dispone di uno scenografico cardano a vista ma sarebbe certamente facile applicarlo anche agli alberi cardanici delle R 1250 o delle K 1600, magari anche con meccanismi di azionamento elettromeccanici.