Furti di moto in Italia: tante finiscono nell’Est Europa

Furti di moto in Italia: tante finiscono nell’Est Europa
Il fenomeno dei furti in Italia di moto che poi prendono la via dell’est Europa (Ucraina in particolare) continua in modo allarmante. Il nostro lettore Riccardo ci segnala un sito estero dove sono vendute le moto rubata da noi
28 luglio 2014

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La piaga dei furti di moto che prendono poi la via dell’est Europa non è certo nuova, anzi. Come vi ha già spiegato Moto.it nel dicembre del 2010, il traffico delle moto rubate ha una corsia preferenziale che punta verso Est. Proprio nel 2010 vi avevamo descritto il sequestro operato dalla Polizia ungherese di due furgoni carichi fermati alla frontiera, uno con 9 moto rubate, l’altro con 12.

Nel 2012 la scena si è ripetuta e ha visto all’opera la nostra Polizia Stradale. Lungo l'autostrada A4, all'altezza del comune di Porpetto, la Polizia Stradale di Palmanova (Udine) ha fermato un autocarro con targa ucraina. Nel vano posteriore gli agenti hanno trovato 8 moto di grossa cilindrata smontate e alcuni pacchi di merce di contrabbando. Il valore delle moto, risultate tutte rubate nell’hinterland romano, si aggirava intorno ai 40mila euro.
Per F. M., 29 anni, di nazionalità ucraina sono scattate le manette con l’accusa di ricettazione ed è stato condotto al carcere di Udine.
A due anni di distanza siamo purtroppo qui a raccontarvi ancora l’ennesimo scempio a danno dei cittadini. I furti infatti proseguono e hanno spesso, spessissimo come meta finale sempre quell’Ucraina che è fuori dall’Unione Europea (e per questa ragione è in corso uno scontro durissimo con la vicina Russia, ma questo è un altro discorso). Essere fuori dall’Europa implica che la nostra polizia può fare ben poco affinché le forze dell’ordine locale intervengano per recuperare le moto rubate agli italiani.

La strafottenza dei criminali ucraini è tale che le moto rubate in Italia vengono inserzionate tra gli annunci del sito www.motosale.com.ua come se nulla fosse, con tanto di targa italica.
Il fatto ci è stato segnalato dal lettore Riccardo B., vittima di un furto nell’ottobre del 2012. Riccardo ci scrive: “Denunciato immediatamente il furto alla questura territorialmente competente,  non ho più sperato di rivedere la mia amata moto.
A distanza di quasi due anni, a inizio giugno 2014 ho rivisto la mia moto, esattamente come il giorno in cui me l'hanno rubata (accessori e adesivi compresi) in vendita su questo sito ucraino.  Assieme alla mia moto ve ne sono altre centinaia e centinaia, tutte vendute "senza documenti" e alcune hanno ancora ben visibili la targa italiana, che, ovviamente, a una visura sul sito della polizia, risulta collegata ad una denuncia per furto. Ho provveduto, quindi, a fare integrazione di denuncia presso la questura a cui avevo fatto la prima denuncia e poi, su loro consiglio, ho fatto anche denuncia alla polizia postale, per segnalare il sito”.

Polizia e Carabinieri italiani non possono fare intervenire le forze di polizia di un Paese extra Unione Europea, è necessario che intervenga l’Interpol. Perché ciò avvenga però non basta la denuncia di un singolo, ma bisogna dare massimo risalto – anche sulla stampa – a questa attività criminale che prosegue ormai da (almeno) 4 anni. Se anche voi avete riconosciuto la vostra moto rubata in Italia sul sito di annunci ucraino, segnalatecelo nei commenti in fondo all’articolo.

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