Giorgio Sarti: Moto Europee e Americane Anni 50-60

Giorgio Sarti: Moto Europee e Americane Anni 50-60
L’ultima opera di Giorgio Sarti completa una trilogia che comprende anche le moto italiane e le inglesi prodotte negli Anni 50 e 60. Un altro completissimo volume dedicato agli amanti della storia della moto e del vintage
14 ottobre 2013

Giorgio Sarti, milanese, classe 1957, è un imprenditore del settore metalmeccanico che alterna la sua attività lavorativa con una grandissima passione per la motocicletta. Mezzo che peraltro utilizza praticamente a tempo pieno, tant’è che non possiede un’auto da una dozzina d’anni. E per dirla tutta non possiede nemmeno un cellulare, il che lo cataloga senza alcun dubbio come “esemplare umano rarissimo”.

Al di la della sua attività principale, Giorgio Sarti nel 2003 ha fondato, assieme a Giovanni Cabassi e Roberto Crepaldi (quest’ultimo oggi uscito dalla Società) la milanese CR&S, che come saprete costruisce artigianalmente le preziose monocilindriche Vùn 650 e le bicilindriche Dùu 2000. Ma da anni è anche il vice presidente del Bimota Club Italia, nato nel 1989, oltre ad aver fondato il Club Giapponesi Classiche Italia.

L’amore di Sarti per le moto – “in particolare per quelle degli anni 70”, tiene a sottolineare - lo ha portato ormai da tempo a esprimersi con grande competenza non solo collaborando con riviste del settore, ma soprattutto realizzando una nutrita serie di completissimi libri monografici dedicati alla moto, tanto da diventare uno dei più prolifici autori italiano, tutti prodotti dal notissimo editore specializzato milanese Giorgio Nada. A partire dal 1998, anno in cui Sarti esordì con “Bimota, 25 anni di eccellenza”, dedicato ad un Marchio italiano particolarmente da lui amato, tanto da possederne svariati modelli, raggruppati in una notevole collezione privata che tuttavia comprende anche parecchi altri esemplari di pregio, giapponesi in particolare.

Libri didascalici maniacalmente meticolosi
, quelli realizzati da Sarti, ricchissimi di foto, informazioni, didascalie, oltre a riprodurre vecchi depliant e pubblicità, frutto di ricerche approfondite svolte annualmente nei più noti “mercatini vintage” di tutto il mondo, a partire dai nostri di Imola, Novegro e via dicendo.

La sua ultima opera, pubblicata proprio pochi giorni fa, completa una interessante trilogia che spazia nel ventennio 50-60: si tratta infatti di “Il grande libro delle Moto Europee e Americane anni 50-60”, un volume brossurato di 239 pagine – prezzo 39 euro - contenente oltre 1000 foto di meraviglie motociclistiche, compresi anche esemplari rarissimi o mai prodotti in serie, alcuni dei quali probabilmente sconosciuti anche a bikers coi capelli grigi e con anni di motociclismo attivo sulle spalle. Una tale massa di informazioni comprendenti tendenze di mercato e di costume di allora, curiosità, tecnica, numeri di telaio, pregi, difetti, prestazioni di svariati modelli, da soddisfare anche i palati più esigenti e raffinati.

Il volume è naturalmente disponibile sia presso la celebre Libreria Dell’Automobile della famiglia Nada, in corso Venezia 45 a Milano (sempre presente peraltro anche alle due edizioni della Mostra Scambio di Novegro, oltre che ad altre manifestazioni similari) che nelle maggiori librerie specializzate d’italia. Il libro è acquistabile anche on-line.


Quanto agli altri lavori editoriali dell’appassionatissimo Sarti, ecco quelle che probabilmente sono le più complete monografie motociclistiche mai realizzate: di quella dedicata a Bimota abbiamo già detto, le altre sono ”60 anni di Vespa” (2006) e “Tutti gli scooter del mondo” (2009). E dal 2003 si è dedicato alla realizzazione di una vera e propria enciclopedia illustrata della storia della moto, suddivisa in trilogie. Iniziando ovviamente dalle sue preferite: le moto degli anni 70. Ha iniziato con le Giapponesi, seguite dalle Italiane (2004) e dalle Europee e Americane (2005). Successivamente sono stati pubblicati i due già citati volumi sulle moto degli Anni 50 e 60 (Italiane nel 2006 e Inglesi nel 2008) e altri due su quelle degli Anni 80 (Giapponesi nel 2007, italiane nel 2010). Nel 2012, inoltre, Giorgio ha riservato un volume monografico dedicato a quella che non esitiamo a definire come la moto giapponese più significativa della storia: la mitica Honda CB750 Four. 

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