Giornate Moto Guzzi, aria di casa

Giornate Moto Guzzi, aria di casa
Chiunque ami davvero la moto quasi certamente si sentirà come a casa a Mandello del Lario, patria della Moto Guzzi. Così è stato per la moltitudine dei partecipanti all’irrinunciabile raduno per il 90° compleanno dell’Aquila | M. Tanca
20 settembre 2011

 

Non c’è niente da fare. Ogni volta che arrivo a Lecco e mi avvicino a Mandello del Lario, anche solamente per attraversarlo per raggiungere qualche valle o passo più o meno nei dintorni, sento di respirare un’aria particolare. Molto particolare. Aria di casa, la chiamerei. Mi affretto a premettere che non sono un guzzista sfegatato, come non lo sono per qualunque altro marchio, e che ho avuto una sola Moto Guzzi, nel 1977: era una mitica LeMans I, una di quelle moto che oggi varrebbe dei bei soldi, e che col senno di poi sarebbe stato logico tenersi, potendoselo permettere. Io però me ne liberai dopo pochi mesi per disperazione, perché l’acquistai usata (e usata male, scoprii presto) in permuta alla pari con una Kawasaki Z900 di nemmeno un anno (altro gran bel pezzo); e mi presi pure del “pirla” dal mio amico concessionario che quella Le Mans l’aveva in conto vendita, e che accettò lo scambio. L’amata/odiata Guzzona mi diede parecchi grattacapi, ma con quella ciclistica e quel motore, quando tutto funzionava, guidarla era uno spettacolo!

Detto ciò, nel corso degli anni seguenti, il mio lavoro di tester mi ha logicamente portato a provarne un bel po’, di Moto Guzzi, con più o meno entusiasmo. Ma sempre con quel tanto di timore reverenziale che il marchio dell’aquila non può non infondere a chi ne conosca la storia, o anche chi ha solamente visitato il mitico museo nella fabbrica di Mandello. Giusto per citare una Guzzi molto speciale che mi ha lasciato il segno, devo dire che uscii piuttosto esaltato dal test in pista della bellissima quanto “fisica” MGS-01, che quando ho rivisto per strada al GMG 2011 in versione targata mi ha davvero folgorato, tanto è bella!

 

Le Moto Guzzi DEVONO nascere a Mandello, perché Mandello e la Guzzi sono una cosa sola

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Giornate Mondiali Guzzi

Ma veniamo al sodo, ovvero al suddetto GMG (Giornate Moto Guzzi) 2011, quello del 90° dell’illustre Signora di Mandello. Impossibile mancare ad un evento del genere, dunque.
Lo stesso hanno evidentemente pensato gli oltre 20.000 motociclisti da tutto il mondo, tra i quali una buona percentuale di “intrusi” con moto di altre marche, giusto per ribadire che quando c’è la passione...
Sono arrivato in loco verso le ore 13 di venerdì 16 settembre, perché un’ora dopo Roberto Colaninno, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Piaggio, avrebbe praticamente inaugurato ufficialmente lo storico evento con una conferenza stampa di saluto, titolata “90 anni di passione e tecnologia”, parlando a qualche centinaio di giornalisti arrivati da tutto il mondo. Colaninno ci ha raccontato un po’ di cose che al sottoscritto, inguaribile pessimista cosmico, hanno infuso una certa tranquillità mista ad un certo entusiasmo. Sul futuro del Gruppo, e in particolare su quello della Casa dell’Aquila. E ha iniziato sottolineando che “le Moto Guzzi DEVONO nascere a Mandello, perché Mandello e la Guzzi sono una cosa sola”.

E già questa mi è parsa una dichiarazione importante e confortante per tutti, a partire da chi è coinvolto in prima persona nel futuro dell’azienda, ovvero chi ci lavora, direttamente o indirettamente.
Roberto Colaninno ha anche ribadito e sottolineato un concetto già espresso in precedenza: «Anche se cinque anni fa, nel valutare la situazione di Moto Guzzi e le condizioni della fabbrica di Mandello, sulle prime eravamo tentati di gettare via le chiavi di uno stabilimento che era praticamente “morto”, abbiamo tuttavia deciso di buttarci in un progetto molto importante. Un confronto straordinario tra la vecchia e la nuova Moto Guzzi, che tornerà ad essere un’azienda leader di mercato. Un progetto che nasce su basi serie, sulla nostra capacità tecnologica, ovviamente anche con la sua parte di rischio, ma che produrrà straordinari sviluppi. Il tutto rimanendo su questo territorio assolutamente straordinario, che appartiene alla nostra storia. Non è un caso, infatti, se oggi 20.000 motociclisti sono arrivati qui da ogni parte del mondo per testimoniare il loro affetto per questo marchio storico».


Progetto Futuro Prossimo

In buona sostanza, dopo le novità di quest’anno è previsto l’arrivo di tre o quattro nuovi modelli entro il 2013, prodotti non di massa, ma estremamente innovativi. Il che comporterà un’investimento di oltre 40 milioni di euro, oltre a quello previsto per rimodernare la fabbrica. Con l’arrivo dei nuovi modelli si prevede di triplicare le vendite attuali, con ovvi riflessi positivi sull’occupazione, leggi nuove assunzioni.

La storico insediamento di via Parodi 57, dietro alla stazione ferroviaria e all’ombra della Grigna, è dunque in fase di ristrutturazione: innanzitutto va sottolineato che a partire dal 2009 la struttura è stata messa tutta in sicurezza, rifacendo completamente gli impianti elettrici e sostituendo le centrali termica ed elettrica; e il grande edificio centrale interno è stato demolito per ricostruirlo in modo razionale per ospitare il nuovo, grande centro logistico interno, per accedere al quale è già pronta la nuova portineria adeguatamente dimensionata, alle spalle dell’attuale. Dello stabile abbattuto per ora è rimasta solo una parte di muro, che in occasione del GMG è stata piacevolmente allestita a mo’ di murales, quindi arricchita di foto e dipinti rievocativi, e prolungata con una lunghissima parete di plastica che i visitatori hanno provveduto a riempire simpaticamente a modo loro (vedi Gallery), con saluti e moltissimi commenti decisamente flocloristici.

In merito ai risultati commerciali, Colaninno si è detto soddisfatto dell’andamento attuale, sottolineando che, a fronte di un calo generale del mercato dell’8% da gennaio ad agosto di quest’anno, dei nuovi modelli 2011 (ovvero Stelvio, Norge e V7 Racer) sono state vendute oltre 4.300 unità contro le 3.280 dell’analogo periodo del 2010. Con un incremento, quindi, del 31%.
Per quanto riguarda la temuta delocalizzazione, con ovvio riferimento agli insediamenti Piaggio in Cina, Indonesia, Vietnam ed in India (mercato da 12 milioni di veicoli l’anno, dove il Gruppo italiano rientrerà nel 2012, con l’obiettivo di arrivare a 300.000 veicoli venduti annualmente), Colaninno ha sottolineato con fermezza che avere delle basi laggiù è ormai fondamentale: si tratta infatti di mercati in enorme crescita – e questo vale anche per i mezzi a tre e quattro ruote - quantificabile in circa il 20% l’anno, e che quindi vanno affrontati di petto producendo in loco per i rispettivi mercati interni. Pensate che nell’area Asia Pacific si prevedeva di raggiungere i 100.000 pezzi venduti entro il 2013, il che invece accadrà già alla fine di quest’anno. In Indonesia (mercato da 7.200.000 veicoli l’anno), in particolare, Piaggio è entrata solo lo scorso luglio, ma sono già stati venduti oltre 13.000 veicoli. Il tutto, chiaramente, genera e genererà notevoli profitti, che consentiranno appunto gli investimenti a favore di tutti i marchi gestiti da Piaggio (anche se di Gilera comunque si parla sempre pochino, nda).

A corollario della conferenza stampa ci è stato mostrato anche un bel filmato sulla storia della Casa, con alcuni bozzetti di progetti a venire, tra i quali quello del famoso nuovo motore, sempre bicilindrico a V di 90°, presumibilmente raffreddato a liquido, che dovrebbe esordire su uno o più dei nuovi modelli di cui si è detto. Motore che peraltro presumo di avere già visto qualche anno fa, quando già girava al banco, ma che poi venne lasciato galleggiare nel limbo dei “vedremo”.


Per i titubanti… 

Giornate mondiali Moto Guzzi
Giornate mondiali Moto Guzzi

Vorremmo anche ricordare, alla voce “investimenti”, che a Pontedera sta nascendo la il nuovo Centro Ricambi Worldwide (i lavori sono iniziati lo scorso 9 marzo), per il quale verranno stanziati altri 40 milioni di euro. La modernissima base logistica occuperà una superficie complessiva di 65.000 metri quadrati, 38.000 dei quali edificati, e diventerà il punto di riferimento nel settore per i mercati i mercati europei, asiatici e americani.
Il nuovo Centro Ricambi, che sarà operativo dal 2013, porterà allo sviluppo globale del Gruppo Piaggio, e le sue potenzialità operative dovrebbero finalmente por fine alle lacune spesso lamentate da molti utenti nella reperibilità di ricambi, come spesso leggiamo nei commenti dei nostri lettori, in particolare affezionati a Moto Guzzi ed Aprilia, o potenziali clienti dissuasi per sentito dire. Il che non potrà che giovare all’immagine ed alla maggiore diffusione dei marchi citati.

 


La magia di Mandello

Si, Mandello è letteralmente “permeata” dalla Moto Guzzi: nel corso del weekend di GMG, tutte le vetrine dei negozi sfoggiavano i poster e le locandine celebrativi dell’anniversario, e molti degli esercizi commerciali del paese ospitavano almeno un modello, per lo più storico. Inutile dire che anche il Centro Assistenza Moto Guzzi della famiglia di Duilio Agostini (ex collaudatore e poi pilota ufficiale negli anni 50, scomparso a 82 anni nel 2008) vicinissimo alla fabbrica, era gremito di appassionati, specialmente stranieri, alla stregua di un vero e proprio santuario. Proprio come in fabbrica, dove la folla riempiva letteralmente qualunque spazio ove si potesse mettere il naso. Tutti pazientemente in fila, in particolare per visitare il celebre museo, o per ammirare la famosa galleria del vento, datata 1950 (!). Idem per il grande shop center allestito internamente, mecca assoluta per gli amanti dei capi dedicati e dei numerosissimi gadget marchiati con la celebre aquila dorata, e affollato come un supermercato al sabato.

Nella nostra Gallery troverete una nutrita serie di immagini scattate al GMG, comprendenti foto di colore e di modelli di ogni età, anche vecchissimi, ma perfettamente funzionanti, compresi parecchi sidecar e motocarri Ercole attrezzati per tutti gli usi: grandiosi il side costituito praticamente da un mini-pulmino, e il motocarro adibito a salumeria mobile dal Guzzi Club bolognese “ I Amig Dla Sfitladoura” (gli amici dell’affettatrice, in puro slang emiliano) il cui sanissimo motto è “Sazi alla meta”. Per la cronaca, il termine dialettale “sfitladoura” si riferisce anche al celeberrimo volano esterno dei mitici monocilindrici Guzzi. Vedrete anche tante special di varie carature, tra le quali un intrigante Falcone Sport degli anni cinquanta messo giù da combattimento, dotato addirittura di compressore volumetrico!
Altra bella cosa che mi è piaciuta del GMG 2011 è la statua dedicata a Carlo Guzzi, inaugurata nella piazza di Mandello sabato pomeriggio. Guzzi, con in testa l’immancabile berretto a “coppola”, è raffigurato dietro un lungo muretto dei box tipo Tourist Trophy, come intento a guardar sfrecciare le sue adorate moto ( che peraltro vinsero il T.T. ben 14 volte!).
Alle spalle della nuova opera erano piazzati i vari gazebo che ospitavano i ragazzi di Anima Guzzista, gli specialisti della concessionaria Millepercento, alcuni Guzzi Club stranieri, e via dicendo. Non solo: davanti all’ingresso della fabbrica, una postazione delle Poste italiane vendeva cartoline e relativo francobollo celebrativi dell’esclusivo evento dedicato alla Casa italiana.

 

California 90
Moto Guzzi California 90
Moto Guzzi California 90

Non poteva mancare un modello celebrativo del GMG 2011. E non poteva chiamarsi che California 90. La quale festeggia contemporaneamente anche il 40 anni di questa storica ed emblematica Moto Guzzi da granturismo, nata appunto nel 1971 sulla base della celebre “mucca”, la V7 Special, e che venne adottata anche dalle forze dell’ordine un po’ in tutto il mondo.
Realizzata con cura artigianale, questa speciale California 1100 introduce un inedita livrea bicolore denominata appunto “Anniversario”, che abbina i colori arancio “California” metallizzato e bianco “Diamante”. Elemento distintivo è sicuramente il logo sul serbatoio, che riproduce la grafia utilizzata dalla Moto Guzzi nei primi anni 30, quelli all’insegna del mito di Omobono Tenni.
Questa grafica brillante ha anche il pregio di esaltare le bellissime ruote a raggi, i parafanghi d’acciaio e le luci supplementari fendinebbia, elementi ereditati dalla versione Vintage al pari del parabrezza con supporto in acciaio inox e del tipico manubrio a corna di bue, oltre alle caratteristiche borse laterali rigide con interno foderato in vellutino e al portapacchi cromato. Da notare che la sella è realizzata a mano con pellame bovino, e che sulla piastra di sterzo campeggia la targhetta identificativa che certifica la produzione numerata di questa edizione finale della California 1100, la più lussuosa mai prodotta, il cui prezzo è di 16.690 euro. Dopo di essa arriverà la nuova 1400, della quale abbiamo anticipato le immagini tempo addietro e che vedremo presto dal vivo, al prossimo Eicma di Milano.

 

 

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